AD ACIREALE, LIBERA DELLE ACI VERSO IL 21 MARZO

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ATTUALITA’

A cura di Maria Cristina Torrisi

 

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“Nella maggior parte dei casi si continua a parlare di vittime solo ricordando personaggi noti, attraverso approfondimenti e fiction dedicate, mentre nomi e storie comuni non trovano posto nella memoria nazionale. È per questo che abbiamo bisogno di una Giornata per ricordare tutte le vittime”. Hanno esordito con queste parole, lo scorso sabato, i referenti di Libera delle Aci “Pierantonio Sandri”, Elisa Marino e Giovanni Mannino, nell’ambito dell’incontro svoltosi nella Casa di Momo ad Acireale e avente come obiettivo quello di discutere sulla comunicazione e l’informazione “Libera”, verso il 21 marzo, “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, approvata come tale il 1 marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, per non rischiare che quei nomi e quelle storie cadano nell’oblio. In quella data viene ricordato Pierantonio Sandri, vittima della mafia, scomparso a Niscemi il 3 settembre del 1995 a soli 19 anni, ucciso perché aveva assistito all’incendio di un auto da parte di una gang di giovani mafiosi. Insieme al suo nome, quel giorno, sono ricordate le altre vittime di mafia.

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A rendere testimonianza dell’importanza della memoria e dell’impegno, l’incontro con l’Amministratore giudiziario della SICILIA, intervistato da Mario Agostino, giornalista della Voce dell’Jonio.

E’ stato possibile così mettere in luce l’impegno di Libera per l’ottenimento di una Libera Informazione, plurale, autonoma, nel pieno diritto della libertà di stampa.

“Il processo di Catania per concorso esterno in associazione mafiosa contro editore  Mario Ciancio ci vede costituiti parte civile e  ci ha visti impegnati da sempre nel denunciare fuori dalle aule dei tribunali le distorsioni delle notizie, dei silenzi informativi, degli assurdi e ingiustificabili divieti di pubblicazione di necrologi delle testate facenti capo all’editore catanese – ha dichiarato il portavoce di Libera Catania, Dario Montana – . Il sequestro è un provvedimento importante e necessario, ma deve diventare l’occasione, in tempi brevi, per restituire ai catanesi e a tutti i siciliani il diritto ad un informazione libera. Necessario mantenere alta l’attenzione e tener conto delle legittime preoccupazioni dei giornalisti e dei dipendenti della proprietà e al tempo stesso non dimenticare quei giornalisti che in questi anni sono stati licenziati dalla proprietà stessa. La speranza è che a seguito del sequestro il giornale possa ripartire in modo diverso, anche nel pieno rispetto della libertà di stampa”.

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Luciano Modica ha parlato dell’esperienza, da lui vissuta, per risollevare le sorti della Geotrans, impresa di trasporti, in mano agli Ercolano. Così come dichiarato nell’intervista,  lui l’ha fatta ripartire grazie anche a nuovi percorsi di legalità della stessa impresa, come il discorso di inserire la scritta ADDIOPIZZO sugli stessi trasporti, per cercare di smarcarla dall’inprintig mafioso.

Significativo il contributo de I Siciliani giovani, nati con Peppe Fava nel 1983, nel racconto dell’esperienza del giornale “Informazione libera e antimafia sociale”. I ragazzi che ne fanno parte sono Matteo Iannitti, Mario Libertini e Alberto Incarbone. Le memorie storiche Riccardo Orioles e Giovanni Caruso, fotoreporter.

Un altro argomento su cui si è discusso ha riguardato i Percorsi Condivisi per la legalità. Coinvolti anche Liberacittadinanza, l’Ufficio Pastorale Sociale della Diocesi e, ovviamente, le scuole. Quest’anno il tema scelto è stato: tra connessione e informazione io scelgo la legalità e la giustizia… I ragazzi hanno fatto dei test, con gli insegnanti, poi letti e sviluppati da Maria Pia Fontana.

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“Riguardo al programma – ha spiegato Elisa Marino- ci saranno delle interviste fatte ai ragazzi, in programma tra il 21 e il 23 marzo. La nostra attività, “100 passi verso il 21 marzo”, prosegue con l’incontro alla Villa Belvedere, con le scuole e le istituzioni la mattina. L’8 marzo vi sarà un momento con Libera e gli scout. Infine, il 23 marzo ci saranno gli incontri con le associazioni in più piazze tematiche in ricordo delle vittime innocenti di mafia.

All’incontro è intervenuto il sindaco Stefano Alì, il quale ha parlato degli strumenti per prevenire la corruzione all’interno del Comune , garantendo una maggiore trasparenza nell’operato dell’Amministrazione.

Presenti, inoltre, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Palmina Fraschilla ed il Presidente del Consiglio Sonia Abbotto.