APPUNTAMENTO AL CINEMA : La Marcia dei Pinguini – Il Richiamo

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Recensioni / Eventi: La Marcia dei Pinguini – Il Richiamo

A cura di Vittorio De Agrò

Il biglietto d’acquistare per “La Marcia dei Pinguini – Il Richiamo” è: Omaggio

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“La Marcia Dei Pinguini – Il Richiamo” è un film documentario scritto e diretto da Luc Jacquet, con la voce narrante italiana di Pif.
Chi scrive non ha visto dodici anni fa il primo straordinario “La Marcia dei Pinguini” di Luc Jacquet che valse al regista francese l’Oscar come miglior documentario.
Ho solamente visto qualche immagini in rete, ma leggendo le entusiastiche recensioni dei critici e i commenti positivi del pubblico, ho sempre pensato di essermi perso un evento al cinema.
Così quando mi è giunto l’invito per assistere all’anteprima stampa del sequel, non ho esitato un momento ad accettare, pronto a vivere questa nuova esperienza.
Ebbene, caro lettore, mentre nella nostra società l’idea di famiglia viene meno e si affanniamo a ridefinire quest’istituzione in più forme: allargata, arcobaleno, doppia, tripla; per i nostri cari pinguini invece possiamo definirli fieri difensori della famiglia tradizionale.
Luc Jacquet porta infatti lo spettatore nell’’unico e magico mondo dei pinguini imperatori mostrandogli come questi animali abbiano dentro di sé forte e radicato il senso dell’appartenenza a una comunità e quanto desiderino formare una famiglia.
Il Pinguino Imperatore trova la sua compagna di vita utilizzando la propria voce e i suoi lenti movimenti come se fossero una forma di corteggiamento d’antan .
Il richiamo d’amore tra i due pinguini è forte, intenso, caldo, avvolgente, sembrano danzare nella loro quasi staticità.
Un’unione naturale e forte ha così inizio portando al concepimento del piccolo pinguino.
Una creatura a cui i due neo genitori dedicheranno tutta la propria esistenza, sobbarcandosi enormi sacrifici fisici e di resistenza per sfamarlo e tenerlo al caldo,
I pinguini per quanto tradizionalisti sono allo stesso tempo moderni, perché è il pinguino maschio imperatore a doversi sobbarcare la lunga traversata nel gelido ed impetuoso inverno portando tra le zampe l’uovo, dovendolo proteggere dall’intemperie e dai pericoli.
Il piccolo pinguino una volta nato, va anche sfamato e cosi i due genitori iniziano un’incessante e costante avanti e indietro con l’oceano per rifornirsi di cibo. Per amore di un figlio si fa tutto, è il pinguino imperatore è capace di percorrere migliaia di chilometri fino a quando il proprio erede, sarà pronto a fare da sé iniziando la sua vita da adulto.
Il documentario di Luc Jacquet è un manifesto sull’amore più puro e forte che ci possa essere in natura: il legame tra padre e figlio.
Un Legame che da secoli i pinguini imperatori si trasmettono di generazione in generazione, fortificando e rendendo sempre viva la loro essenza ed anima.
Un progetto ambizioso e frutto di un lungo e meticoloso lavoro realizzato in condizioni climatiche e atmosferiche davvero dure per la troupe.
Purtroppo il film sebbene interessante ha una struttura narrativa eccessivamente lunga e prolissa non agevolata da poco felice e azzeccata scelta di utilizzare come voce narrante quella di Pif.
Il Pif narratore non trascina lo spettatore dentro la storia, semmai al contrario lo allontana e soprattutto rallenta ulteriormente un ritmo di per sé già compassato e un pathos irregolare impendendo un pieno coinvolgimento.
Il film risulta troppo lungo e in alcuni punti ripetitivo e ridondante finendo per stancare ed annoiare il pubblico.
Il Pinguino Imperatore in un mondo in cui appare poco cool rispettare e seguire le tradizioni, lascia nello spettatore la piacevole sensazione che almeno qualcuno su questa Terra senta il Richiamo delle proprie origini e con determinazione se li porti dietro nella propria marcia di vita.