Per non dimenticare

27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

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PER NON DIMENTICARE…

A cura di Carmen Coco

Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di concentramento di Aschwitz e le testimonianze dei pochi superstiti riveleranno al mondo gli orrori del genocidio nazista.
Questa ricorrenza internazionale, indicata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005, in Italia venne fissata per lo stesso giorno nel luglio del 2000 con la legge 211.

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Altre date vennero proposte perché la guerra continuò oltre il 27 gennaio, tuttavia l’Italia si volle allineare alle altre nazioni per onorare le vittime dell’Olocausto, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
Un capitolo trascurato risulta quello degli IMI, Internati Militari Italiani, ovvero quei circa 800...

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LIBERAZIONE

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Per non dimenticare… / Storiche Memorie

 

A cura di   Antonino Leotta

Un motivo -quello della LIBERAZIONE-  che torna coinvolgente in questi giorni di prolungato condizionamento. Una celebrazione che ridesta profondi desideri di continuità nell’ora della sofferenza. Potrebbe sembrare una commemorazione di routine, un appuntamento annuale per una festa che si fa sempre più lontana dai problemi del nostro tempo. Ma, a pensarci bene, resta un momento forte per riaffermare il valore della libertà come bene inalienabile in qualsiasi contesto di vita. L’impegno di alcuni italiani, uniti ad altri fronti di guerra, ha realizzato una drammatica conquista.

Ho provato anch’io la paura della guerra e i giorni della fame. Sensazioni che si continuano a provare ancora oggi...

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Coronavirus, un flagello gemello

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Per non dimenticare…
A cura di Sara D’Angelo

«La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d’Italia»
Il girotondo della storia non si ferma mai, ogni tanto fa una pausa per poi riprendere la marcia del suo vortice e lo fa all’improvviso, senza pietà.

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Un flagello gemello a distanza di cinque secoli si è manifestato a noi a passi felpati per non dare sospetti, imitando i modi del leone che si prepara con le sue abilità mimetiche a dare l’agguato alla gazzella. Altro è il tempo, uguale è la velocità di contagio, altra è l’origine del male, identico è il terremoto schiacciatore di vita...

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Mai più l’indicibile trovi terreno fertile nelle parole dell’odio

Eine Gruppe gefangener Kinder in Haeftlingskleidung blickt durch einen Zaun aus Stacheldraht im Konzentrationslager Auschwitz, kurz nach der Befreiung des Lagers durch sowjetische Truppen Ende Januar 1945. Die Befreiung jaehrt sich am Dienstag, 27. Jan. 2004, zum 59. Mal. Dieser Tag ist seit 1996 in Deutschland der zentrale Gedenktag fuer die Opfer des Nationalsozialismus. (KEYSTONE/AP Photo/Holocaust Museum)

Per non dimenticare…

A cura di Rosalda Schillaci

Cosa può insegnarci il passato? Perché non è tempo perduto, quando lo rinverdiamo con gesti frequentati “contro le parole dell’odio”.

Eine Gruppe gefangener Kinder in Haeftlingskleidung blickt durch einen Zaun aus Stacheldraht im Konzentrationslager Auschwitz, kurz nach der Befreiung des Lagers durch sowjetische Truppen Ende Januar 1945. Die Befreiung jaehrt sich am Dienstag, 27. Jan. 2004, zum 59. Mal. Dieser Tag ist seit 1996 in Deutschland der zentrale Gedenktag fuer die Opfer des Nationalsozialismus. (KEYSTONE/AP Photo/Holocaust Museum)

Eine Gruppe gefangener Kinder in Haeftlingskleidung blickt durch einen Zaun aus Stacheldraht im Konzentrationslager Auschwitz, kurz nach der Befreiung des Lagers durch sowjetische Truppen Ende Januar 1945. Die Befreiung jaehrt sich am Dienstag, 27. Jan. 2004, zum 59. Mal. Dieser Tag ist seit 1996 in Deutschland der zentrale Gedenktag fuer die Opfer des Nationalsozialismus. (KEYSTONE/AP Photo/Holocaust Museum)

Occorre agire, insorgere per essere sentinelle a guardia di parole, perché dalle semplici parole – il passo è breve – si passa ai fatti violenti...

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A PEDARA UN INCONTRO PER RENDERE MEMORIA AL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO AL VOTO FEMMINILE

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Per non dimenticare…

A cura di Maria Cristina Torrisi

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“70° Anniversario del suffragio femminile in Italia”. Questo il tema dell’interessante conferenza  svoltasi nei giorni scorsi presso la sala Expò del Comune di Pedara.

L’evento ha rappresentato un significativo momento di memoria, in cui, attraverso esperienze a confronto, sono state ripercorse le tappe che nel secondo dopoguerra hanno visto riconosciuto alle donne  il diritto al voto.

Intervenuti l’assessore Marina Consoli, il sindaco Antonio Fallica, l’insegnante ed educatrice Giusi Lo Bianco, lo storico Salvo De Luca e la maestra Tina Motta che ha ricordato i suoi anni di gioventù, buona parte dei quali passati in politica da attivista. A moderare Tommaso Pezzino che, durante la conferenza, ha anche proiettato delle slides...

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