DON TONINO BELLO: IL SANTO DEGLI UMILI

Don Tonino Bello

Don Tonino Bello

“Si batté per la pace e di lui ricordiamo diversi interventi contro il potenziamento dei poli militari di Crotone e Gioia del Colle e il suo schieramento contro l’intervento bellico nella guerra del golfo.”

A cura di Alba Maria Massimino

“Santa Maria, donna dell’ultima ora, disponici al grande viaggio. Aiutaci ad allentare gli ormeggi senza paura. Sbriga Tu stessa le pratiche del nostro passaporto. Se ci sarà il Tuo visto, non avremo più nulla da temere alla frontiera. Mettici in regola le carte, insomma, perché, giunti alle porte del paradiso, essa si spalanchi al nostro bussare”.

                                           SUONATE LE CAMPANE

Così scriveva Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, morto il 20 Aprile 1993 e per il quale è stato avviato il processo di beatificazione. download (1)

Nato ad Alessano il 18 marzo 1935, fu nominato vescovo di Molfetta il 10 Agosto 1982 e sin dall’inizio del suo incarico episcopale scelse di rinunziare a tutto ciò che sentiva fosse motivo per scavalcare gli altri. Desiderava farsi chiamare “ Don tonino” e basta!

Amò gli ultimi e fu in costante ascolto a quanti ebbero bisogno di una sua parola, accogliendo nel suo episcopio i poveri che, spesso, non avevano dove passare la notte. Definì la sua chiesa la “ chiesa col grembiule”.

Si batté per la pace e di lui ricordiamo diversi interventi contro il potenziamento dei poli militari di Crotone e Gioia del Colle e il suo schieramento contro l’intervento bellico nella guerra del golfo. Volle essere presente a Sarajevo, partendo il 7 dicembre 1992 da Ancona con 500 volontari verso la costa dalmata iniziando una marcia a piedi, nonostante fosse già malato.

Fu definito “ il poeta di Dio”, per le sue poesie e per la dolcezza con cui parlava del Signore e della Mamma celeste. Tantissimi furono gli interventi per portare alla ragione quanti si allontanarono dalle retta via, e bellissime anche le sue omelie.

images (1)Amato a Molfetta, mentre era in vita, lo è ancor di più oggi nel mondo perché, ad ogni uomo che desidera incontrarlo, sa ascoltarne le preghiere e sa cosa dirgli per consolarlo:

“Non scoraggiatevi. Anche se è buio intorno. Non tiratevi indietro, anche se avete la percezione di camminare nelle tenebre. images E’ di notte che è meraviglioso attendere la luce. Bisogna forzare l’aurora a nascere, credeteci. Amici, forzate l’aurora. E’ l’unica violenza che vi è consentita.”

Il 19 Aprile, un giorno prima di lasciare questo mondo, diede questo messaggio:

Vi abbraccio tutti ad uno ad uno. Grazie per questa vicinanza che mi fa sentire il vostro calore, il vostro affetto.  Io, da parte mia, non posso fare altro che ripagarvi con la mia preghiera, con il mio sacrificio.

Vorrei dire a tutti, ad uno ad uno, guardando ciascuno negli occhi: “Ti voglio bene…”