FORME E COLORI NELLE OPERE DI NATALIA MUSMECI

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ARTE

A cura di Antonino Leotta
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Non si può parlare di una “mostra” di Natalia Musmeci senza capire l’essenza della sua personalità. Natalia è anzitutto una”maestra”, una “educatrice” del corpo, dell’aspetto visibile di una persona umana. E sa bene che il corpo non è solo “materia”. Ma è materia vivente. E questa “materia” ha una sua “forma”. A questo punto, mi rifaccio a quella educazione che abbiamo elaborato da ragazzi: l’unità dell’anima e del corpo, della forma e della materia in ogni persona. Ci hanno insegnato che lo spirito e la materia non sono in ciascuno di noi due nature congiunte, ma la loro unione realizza un’unica natura. In questa inseparabile “unione” sta la segreta energia che conferisce un valore aggiunto anche al più piccolo dei muscoli.

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Affrontando, elaborando una composizione di “figure”, Natalia vuole decisamente conferire loro una “forma”. Vuole animarle. Vuole, per assurdo, renderle vive. E’ l’espressione più alta di un “Artista” che intende infondere l’anima a una sua creazione.

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Non so se sono riuscito a “leggere”, a interpretare le opere di Natalia in maniera convincente. Ma, restando a osservarle, sono rimasto incantato a contemplare composizioni di “forme” armonicamente leggere, quasi eteree, soavi. Figure che si rincorrono agognando spazio ma adagiandosi negli spazi. Distanziandosi l’una dall’altra ma restando sempre dolcemente unite. Quasi danzando gioiosamente in quell’unisono di movimenti che è proprio di un affiatato corpo di ballo.
E, all’insieme delle forme, si abbraccia l’armonia dei colori. Così vivi, così vibranti, così coinvolgenti. Così orgogliosi del fascino che riescono a diffondere intorno. Colori che sprizzano l’esuberanza di quelle forme che quasi racchiudono un’anima. Quell’anima che ha trasmesso e impresso loro l’Artista.

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Da leggere i “pensieri” che accompagnavano ogni opera. Ne riporto qualcuno: “Animum debes mutare non coelum” (Seneca). “Chi getta semi al vento, farà fiorire il cielo” (Ivan, graffito XXI sec.). “C’è un luogo tra la fantasia e la realtà, un luogo dove non ci sono limiti né assoluti né relativi” (E.L. James). “Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono” (Romano Battaglia).
Mi permetto di aggiungere anche un mio “pensiero” come per accompagnare tutta la sequenza della mostra: ”il tocco di un artista è l’ala dei suoi sogni”.

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Negli accoglienti locali del Palazzo Cantarella nel cuore di Aci S.Antonio, dove, a poca distanza, si custodisce la memoria dei colori stupendi del “Carretto siciliano”, la mostra di Natalia Musmeci ha aperto i battenti, con una gioiosa cornice di un numeroso pubblico, sabato mattina 25 giugno.

Viene scritta un’altra pagina dei “nostri” artisti locali. Una pagina che si farà sfogliare con interesse e soddisfazione. Contribuendo a sollevare il nostro spirito.