OLTRE LA CONOSCENZA: QUANDO L’ARTE E’ ANCHE UN INNATO TALENTO.

imm.3“Assaggi di fantasia quelli che ci propone Luigi D’Amico nelle sue esposizioni, espressioni di un’intelligenza creativa che lo porta a comprendere e sviscerare la realtà che lo circonda nei suoi aspetti più profondi, riuscendone a dare una rappresentazione artistica in molteplici forme.”

Spesso nelle nostre città si nascondono spiriti geniali, artisti sconosciuti che scoperti quasi per caso ti portano a conoscere un mondo pieno di immagini, pensieri e idee. Ti aprono una finestra sulla dimensione dell’artistico che non riusciamo a cogliere facilmente nella nostra quotidianità.

E’ il caso di Luigi d’Amico, giovanissimo artista acese che appena diciottenne ha già collezionato numerosi riconoscimenti ed ha all’attivo un’ importante esposizione personale. Scrivere di un artista è sempre molto impegnativo, di loro parlano meglio le creazioni, nel caso specifico di Luigi i suoi piccoli e geniali assaggi di fantasia e creatività. Non a caso “Assaggiare la fantasia” è stato il titolo che Luigi d’Amico ha scelto per la sua prima esposizione personale che si è tenuta nel maggio dell’anno scorso al castello di Calatabiano nell’ambito del secondo evento di “Cultura nell’arte”. Forse sarebbe stato difficile trovare un nome più adatto per il debutto; sono, appunto, assaggi di fantasia quelli che ci propone Luigi nelle sue esposizioni, espressioni di un’intelligenza creativa che lo porta a imm.4comprendere e sviscerare la realtà che lo circonda nei suoi aspetti più profondi, riuscendone a dare una rappresentazione artistica in molteplici forme. Uno dei tratti distintivi di questo giovanissimo artista è proprio l’essere poliedrico, le sue creazioni o forse sarebbe meglio definirle creature, spaziano infatti: dalla pittura, ai disegni, dalle sculture in pietra, argilla e carta pesta ai pensieri che Luigi raccoglie ed espone come fossero opere di arte visiva, fino alle composizioni musicali per hang.

imm.5Lunga è anche la pagina dei riconoscimenti, il modo originale che Luigi d’Amico ha di interpretare la realtà è stato premiato in questi ultimi anni in molte occasioni, solo per citarne alcune: nel 2007 si è classificato al primo posto nel concorso “Le barriere: le buone prassi dell’integrazione degli alunni disabili” bandito in occasione del quarantesimo anniversario dell’Aias di Acireale, nel 2008 un suo disegno ha vinto il concorso “La mafia triste realtà” indetto dall’associazione antiracket “Rosario Livatino”, da ricordare anche il primo posto ottenuto nel concorso “Immagini del liberty ad Acireale” indetto dall’associazione “Sicilia antica”.

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Un secolo fa, lo scrittore e giornalista inglese Gilbert Keith Chesterton diceva che: “la dignità dell’artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.”, se la missione dell’artista è questa allora Luigi è già sulla buona strada perché è proprio un senso di meraviglia quello che colpisce chi osserva per la prima volta le creazioni di questo giovanissimo artista che ha chiaro il significato del ruolo e delle idee che espone nelle sue opere, ricorrendo alle sue stesse parole: “Se hai un’idea sei quell’idea e sei immortale”.

Sergio Valastro