“Pagine di pietra”: viaggio fotografico nei paesaggi della memoria

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Circolo Bohemien

A cura di Fabrizio Trovato

Si è tenuto ieri, 14 gennaio 2016,  il consueto appuntamento del “Circolo Bohémien”, organizzato da “Nuove Edizioni Bohémien” e dalla nostra direttrice Maria Cristina Torrisi. Nel corso della serata è stato presentato il recente lavoro di Marcello Trovato e Dario Liotta, “Pagine di pietra”, un volume fotografico che raccoglie ottanta scatti del maestro Clemente Cucuccio, tutti incentrati sulla presenza della pietra lavica negli scorci del nostro territorio.

L’incontro si è svolto presso i locali dell’ex Angolo Paradiso, presso la Villa Belvedere di Acireale. Grazie alle parole della direttrice Maria Cristina Torrisi, della dottoressa Maria Grazia Leonardi e degli autori del volume, i presenti hanno avuto modo di riflettere sul significato profondo e indissolubile del “lessico fotografico”, nonché di riscoprire le bellezze dense di invisibili dettagli della nostra terra. La presenza del vulcano Etna, spiega la Leonardi, ha ricoperto un ruolo di straordinaria importanza per la ricostruzione delle nostre città a seguito del grande sisma del 1693. Inoltre, così come accade in diverse parti del mondo, un vulcano attivo di certe portate fornisce non solo i materiali necessari all’edilizia, ma anche un punto di riferimento geografico non di poco conto.

“Pagine di pietra” è una raccolta di fotografie divisa idealmente in quattro sezioni, ognuna delle quali racconta l’uso e la presenza visiva della pietra lavica in diversi ambienti caratteristici della Sicilia orientale. Si passa dalla paesaggistica naturale della Timpa, all’uso urbano del materiale nella costruzione dei palazzi e delle chiese. Il tutto corredato da immagini rappresentati le bellezze rurali e i dettagli architettonici del caratteristico barocco acese. Un capolavoro, più che semplice raccolta, della fotografia, concepito già più di trent’anni fa da Clemente Cucuccio, quando ancora la fotografia si faceva con pellicole e camere oscure.

Marcello Trovato ha ricordato intensamente il suo grande maestro, raccontando della nascita del progetto “Pagine di pietra” come mera archiviazione fotografica dei luoghi storici della città, all’interno al progetto di riqualificazione del centro storico di Acireale dell’architetto Paolo Portoghesi. Un progetto “tecnico” divenuto arte attraverso gli occhi di un maestro come Cucuccio e, trent’anni dopo, divenuto realtà cartacea grazie alla collaborazione con l’esperto di elettronica digitale Dario Liotta. I negativi degli scatti del Cucuccio sono stati recuperati dagli archivi, per essere passati a un’elaborata digitalizzazione, in scala di grigi, di ogni punto chimico delle pellicole nei pixel delle immagini che oggi compongono la raccolta. Tutto ciò perché la fotografia, ad oggi, è un’arte che ha un suo personale bisogno di software, aggiunge Dario Liotta. Ciò ha richiesto un lavoro di mesi, per far sì che il lavoro di Clemente Cucuccio uscisse dalla camera oscura per proiettarsi in un futuro digitale, sempre con la stessa, ferma e profonda emozione.