SI RIPARTE “DAI CLASSICI” PER FARE CULTURA OGGI

Cultura – Nuove Edizioni Bohèmien – Gennaio 2014

A cura di Salvo Cavallaro

Sabato 25 Gennaio 2014, presso l’aula magna del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, si è tenuta la prima attività dell’L’Associazione degli ex alunni del celebre liceo acese.

È stata un’occasione in cui si è presentata l’associazione e ne sono state delineate le intenzioni, ovvero fare cultura per guardare al futuro tra vecchi amici che hanno condiviso un’esperienza. Un numero elevatissimo di astanti ha partecipato alla conferenza dal titolo “Leggere i classici oggi, istruzioni per l’uso”.

La conferenza è stata introdotta dal preside Alfonso Sciacca che ha fatto gli onori di casa e ha presentato il relatore, il prof. Salmieri di origini acesi, docente presso la prestigiosa università di Pisa, che ha innanzitutto esaltato lo spirito civico di Acireale vista dagli uomini di cultura di un tempo come piccola patria. Esempi come Raggio, Alfio Grassi e Branciforti devono farci capire come grandi uomini del passato proprio dai classici abbiano preso esempio.

Ma oggi, nel grande panorama letterario classico, c’è un modello da seguire? La risposta è stata trovata nel modello della Roma imperiale. Più che la polis greca in questo momento storico il modello di civiltà globalizzata e globalizzante della Roma caput mundi sembra dettare legge nel riferimento culturale odierno. A suffragio di questa tesi sono state elencate numerose opere letterarie e cinematografiche che prendono spunto dalla Roma imperiale.

In un secondo momento ci si è chiesti  in quali autori poter trovare parole di sollievo, ma anche esempio di rettitudine morale; l’elenco per il prof. Salmieri è composto dal poeta latino Oratio che dei classici continua ad essere il più citato. Se ne consiglia la lettura delle Odi e delle Satire.

Seneca invece appare come il più attuale fra gli autori latini, insieme all’imperatore Marco Aurelio che sta avendo sempre una più forte riscoperta negli ultimi anni. 

Da questi classici, e senza tralasciare la cultura locale, si deve ripartire per fare cultura anche oggi.