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LE ODI

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LE ODI

A cosa di Ludovico Anastasi

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VIRUS

Bisognava andare, e non l’ho fatto. Ad ogni esequie partecipo con cinica indifferenza. In fondo la sfericita’ di quest’essere, me lo fa simpatico. Anche se a noi infame mortale, per vivere lui combatte la sua battaglia.

 
LA BANALITA’ DELLA STORIA

Si sta nel rifugio come nella tana il topo. Ad ognuno la sua trincea. E bisogna sempre lavarsi le mani dopo aver sparato. Questa e’ la banale sorte del mondo.

LA LUNA STORTA

E, quando mi si imbastardiscono i sogni e viene la piena di vivi e di morti, c’e’ da mettere in ordine, spazzare laddove fanno cumulo gli incubi. Fra i tanti vivi e morti pochi mi sono graditi. E c’e’ una fonte di parole a cui attingere per descrivere gli incubi...

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LE ODI

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LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

INNAMORAMENTI

Sono ancora io, di me stesso ridestato martire, al viso tuo ancorato, come albero dalle radici salde che a te vorrebbe giungere, idolatra che le tue carni non ha mai sfiorate.

E questo spento entusiasmo che di porta in porta mi porto appresso vagando per casa con la santa bugia che il Natale e’ sacro, mi giova per accendere l’albero in attesa che il Bambino sulle mie spalle agisca rendendo come piuma del padre mio il peso.

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DELLE ILLUSIONI

E’ per le mie scarpe se m’attardo a letto, che’ non si dica che le sciupi invano lungo il tragitto interrotto con metodo scientifico, il meglio del preciso cronometrico cominciamento incontro ad un sogno temendo il peso del risveglio.

NUOVO ANNO

Costantemente di fronte alle contrarie evidenze, le spi...

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LE ODI

LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

NOTTURNA PIOGGIA

Scorra benedetta lungo le strade, santo giunga il ticchettio alle orecchie. La si immagini lieta, gioviale, battesimo che lava colpe mai del tutto espiate nell’attesa di liberarci da rancori impedenti gli abbracci. La verita’ degli ardori sta nei corpi tremanti, nei santi umori copiosi. Scenda piu’ forte a stordirci le ansie, i mille dubbi sul cosa sara’ se riveliamo gli amori segreti.

SIDERALI DISTANZE

Perche’ fra di noi non ci fu mai la comunione di spiriti che sta sempre fra figlio e padre? Io non fui prodigo: non andai per tornare. Ti stetti, alla fine, vicino, abbassandoti le palpebre. Sempre si narra delle incomprensioni fra genitori e figli. Noi due esagerammo, in noi stessi, ambedue mutilati.

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Il PREZZO DA PAGARE

C’e’ da pag...

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LE ODI

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

MONOLOGO CON DIO

Quando Ti desidero in anima e corpo mi perdo. Quando nel sorriso d’incanto di una donna Ti svelo, io cado. Non esiste mente che regga il Tuo sguardo. Bisogna che muoia a me stesso. Ma sono d’ibrido impasto, terreno argilloso alla frana vocato. Tu sei al di la’ di ogni canto. Tu sei inascoltato silenzio. Il guaio e’ quando un sigillo imprimo al fuoco di un attimo. Pare essere un gioco, m’illudo, ed ho corto il respiro.

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DI MIA POVERA IRONIA

Il bosco, il sottobosco o addirittura tutto l’universo al chiuso di una stanza. Non si dipinga il poeta con malagrazia, ha stelle in spalla lungo la frontiera dietro la porta. Roba da giganti, da farci un carro di cartapesta.

ANAGRAFE

Lieve, gentile, sulla superficie del silenzio mi colloco dopo tan...

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LE ODI

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Le Odi

A cura di Ludovico Anastasi

NIDO MEMORIA

E delle brevi divertite ore con anfibi e mantelli a sfidar le piogge, piccoli mattacchioni noncuranti delle sgridate certe, non restano che sorrisi sospesi sulle facce corrugate per rimescolio di date, sopraggiunte le tante, lunghe, persistenti e amare.

AUTUNNO

Oggi e’ nuvolo compatto, fa fresco. Respira l’anima dopo l’afoso caldo. Una volta festeggiavo con un disco vecchio, in vinile, ora giacente in un ripostiglio. E’ la sorte dovuta al cambiamento, tributo che anch’io pago in carne e in spirito. Cosi’ nel tempo si fa sempre piu’ cauto l’abbraccio, nelle abitudini scema il desiderio, e non vi sono scappatoie all’indietro. Di me stesso, tremante, faccio giaciglio.

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E mi si spezzano le stelle ad una ad una...

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