MOSTRA NEVELSON: l’avventurosa vita dell’artista protagonista della prima Conversazione a cura di Aldo Iori.

A cura di R. B.

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Un centinaio di visitatori hanno partecipato sabato pomeriggio, in occasione della 9° Giornata del Contemporaneo indetta dall’Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) alla prima delle cinque Conversazioni promosse da Civita Sicilia, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, per approfondire la conoscenza dell’opera e della figura di Louise Nevelson, la scultrice americana cui è dedicata la mostra a cura di Bruno Corà organizzata dalla Fondazione Roma Mediterraneo e in corso alla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania (fino al 19 gennaio 2014, ingresso gratuito).

Di scena, e con l’aiuto di immagini d’archivio raccolte anche nel catalogo dedicato alla mostra, era “L’avventurosa vita di Louise Nevelson”, questo il titolo del saggio con cui Aldo Iori, coordinatore scientifico della retrospettiva, ha cominciato il suo ritratto dell’artista di origine russe. Nata in Ucraina nel 1899 col nome di Leah Berliawsky, la Nevelson è infatti emigrata con la famiglia nel 1905 negli Usa per sfuggire alle leggi e alle violenze antisemite dello Zar Alessandro III. Ed è in America che la Nevelson rivela il suo talento precoce per la scultura. Gli insegnanti del liceo coltivano in lei questa dote, la introducono a una visione aperta dell’arte e a un pensiero moderatamente anticonformista che, adulta, le farà dire “Ho appreso le cose del mondo, per così dire, totalmente attraverso l’arte, il più veloce mezzo per comunicare e il più gioioso”.

Il calendario delle Conversazioni alla Fondazione Puglisi Cosentino prosegue l’8 novembre con il curatore, Bruno Corà (Louise Nevelson: forme e immagini della memoria);  29 novembre Ornella Fazzina (Artiste nei movimenti d’avanguardia nella prima metà del XX secolo: Natalija Goncharova, Benedetta Cappa Marinetti, Frida Khalo, Meret Oppenheim, Carol Rama, Louise Nevelson); 6 dicembre (Maria Teresa Di Blasi, Le artiste americane:  dal Woman’s  Building per la World’s Columbian Exposition di Chicago del 1893 a Louise Nevelson, fino ad oggi); 13 dicembre Ambra Stazzone (Louise Bourgeois, Yayoi Kusama, Louise Nevelson: artiste controcorrente). L’ingresso alle Conversazioni è gratuito fino a esaurimento posti disponibili.

 

LABORATORI DIDATTICI e VISITE GUIDATE

Numerosi i laboratori in programma alla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania per far conoscere al grande pubblico l’arte e la figura di Louise Nevelson. L’offerta didattica – progettata da Civita e realizzata in collaborazione con Identitas, servizi culturali e fundrasing – si focalizza sui diversi periodi espressivi dell’artista statunitense e si rivolge ai gruppi organizzati e alle scuole, ma prevede anche appuntamenti per i singoli adulti, bambini e ragazzi. In programma anche visite guidate per gruppi (da 10 a 25 persone) e per le scolaresche (gruppi classe di massimo 25 alunni). Per la Scuola dell’infanzia e primaria, è previsto il giro con guida dal titolo “Storie in visita, Louise e l’arte primitiva” e i laboratori  “Giochiamo con le opere” e “Io sarò uno scultore!”. Per la secondaria di primo grado, visita guidata “Louise e le sue opere” e i laboratori  “Componiamo/Scomponiamo/Ricomponiamo” e “Ricicliamo insieme…”. Agli studenti dei licei è riservata la visita guidata sul tema “Picasso, Mondrian e Nevelson” mentre il laboratorio ludico-didattico è “Verso la quarta dimensione”. Questi laboratori (minimo 15 partecipanti) sono previsti anche per singoli visitatori. Per informazioni su date, orari e costi tel. 095.715.21.18 e mostranevelson@civita.it.

 

NOTE SULLA MOSTRA

Dal 28 settembre al 19 gennaio 2014 la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania ospita la mostra dedicata alla scultrice americana Louise Nevelson, a cura di Bruno Corà.

Fortemente voluta, ideata e realizzata dalla Fondazione Roma – Mediterraneo e organizzata da Civita Sicilia, l’esposizione è realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata Americana –  in collaborazione con la Nevelson Foundation di Philadelphia e la Fondazione Marconi di Milano – e ospitata a Catania dalla Fondazione Puglisi Cosentino. L’ingresso è gratuito.

La retrospettiva – riadattata ai grandi spazi della Fondazione Puglisi Cosentino di Catania e con apparati bilingue italiano/inglese – annovera oltre 70 opere della scultrice americana di origine russa Louise Berliawsky Nevelson (Pereyaslav-Kiev, 1899; New York, 1988) provenienti da importanti collezioni nazionali e internazionali di istituzioni quali la Fondazione Marconi e la Louise Nevelson Foundation, il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaekin in Danimarca, il Centre national des arts plastiques in Francia e la Pace Gallery di New York. Il percorso di mostra racconta l’attività della Nevelson, che prende avvio dagli anni Trenta, con disegni e terrecotte, consolidandosi poi attraverso le successive sculture: gli assemblage in legno dipinto degli anni ’50, alcuni capolavori degli anni ’60 e ’70 e significative opere della maturità degli anni ’80. Nella scultura del secolo scorso, infatti, l’opera della Nevelson – emigrata con la famiglia negli U.S.A nel 1905 – occupa un posto di particolare rilievo, collocandosi tra quelle esperienze che, dopo le avanguardie storiche del Futurismo e del Dada, hanno fatto uso assiduo del recupero dell’oggetto e del frammento con intenti compositivi.

Il percorso è arricchito da foto originali e riproduzioni di importanti fotografi, come Pedro E. Guerrero e Robert Mapplethorpe, che ritraggono l’artista nel suo studio. Nella sala video è proiettato un docufilm in lingua inglese con sottotitoli in italiano.