Per non dimenticare

LIBERAZIONE

25-aprile-777x437

Per non dimenticare… / Storiche Memorie

 

A cura di   Antonino Leotta

Un motivo -quello della LIBERAZIONE-  che torna coinvolgente in questi giorni di prolungato condizionamento. Una celebrazione che ridesta profondi desideri di continuità nell’ora della sofferenza. Potrebbe sembrare una commemorazione di routine, un appuntamento annuale per una festa che si fa sempre più lontana dai problemi del nostro tempo. Ma, a pensarci bene, resta un momento forte per riaffermare il valore della libertà come bene inalienabile in qualsiasi contesto di vita. L’impegno di alcuni italiani, uniti ad altri fronti di guerra, ha realizzato una drammatica conquista.

Ho provato anch’io la paura della guerra e i giorni della fame. Sensazioni che si continuano a provare ancora oggi...

Leggi tutto

Coronavirus, un flagello gemello

IMG-20200323-WA0009

Per non dimenticare…
A cura di Sara D’Angelo

«La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d’Italia»
Il girotondo della storia non si ferma mai, ogni tanto fa una pausa per poi riprendere la marcia del suo vortice e lo fa all’improvviso, senza pietà.

IMG-20200323-WA0009
Un flagello gemello a distanza di cinque secoli si è manifestato a noi a passi felpati per non dare sospetti, imitando i modi del leone che si prepara con le sue abilità mimetiche a dare l’agguato alla gazzella. Altro è il tempo, uguale è la velocità di contagio, altra è l’origine del male, identico è il terremoto schiacciatore di vita...

Leggi tutto

Mai più l’indicibile trovi terreno fertile nelle parole dell’odio

Eine Gruppe gefangener Kinder in Haeftlingskleidung blickt durch einen Zaun aus Stacheldraht im Konzentrationslager Auschwitz, kurz nach der Befreiung des Lagers durch sowjetische Truppen Ende Januar 1945. Die Befreiung jaehrt sich am Dienstag, 27. Jan. 2004, zum 59. Mal. Dieser Tag ist seit 1996 in Deutschland der zentrale Gedenktag fuer die Opfer des Nationalsozialismus. (KEYSTONE/AP Photo/Holocaust Museum)

Per non dimenticare…

A cura di Rosalda Schillaci

Cosa può insegnarci il passato? Perché non è tempo perduto, quando lo rinverdiamo con gesti frequentati “contro le parole dell’odio”.

Eine Gruppe gefangener Kinder in Haeftlingskleidung blickt durch einen Zaun aus Stacheldraht im Konzentrationslager Auschwitz, kurz nach der Befreiung des Lagers durch sowjetische Truppen Ende Januar 1945. Die Befreiung jaehrt sich am Dienstag, 27. Jan. 2004, zum 59. Mal. Dieser Tag ist seit 1996 in Deutschland der zentrale Gedenktag fuer die Opfer des Nationalsozialismus. (KEYSTONE/AP Photo/Holocaust Museum)

Eine Gruppe gefangener Kinder in Haeftlingskleidung blickt durch einen Zaun aus Stacheldraht im Konzentrationslager Auschwitz, kurz nach der Befreiung des Lagers durch sowjetische Truppen Ende Januar 1945. Die Befreiung jaehrt sich am Dienstag, 27. Jan. 2004, zum 59. Mal. Dieser Tag ist seit 1996 in Deutschland der zentrale Gedenktag fuer die Opfer des Nationalsozialismus. (KEYSTONE/AP Photo/Holocaust Museum)

Occorre agire, insorgere per essere sentinelle a guardia di parole, perché dalle semplici parole – il passo è breve – si passa ai fatti violenti...

Leggi tutto

A PEDARA UN INCONTRO PER RENDERE MEMORIA AL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO AL VOTO FEMMINILE

IMG_2561

Per non dimenticare…

A cura di Maria Cristina Torrisi

IMG_2561

“70° Anniversario del suffragio femminile in Italia”. Questo il tema dell’interessante conferenza  svoltasi nei giorni scorsi presso la sala Expò del Comune di Pedara.

L’evento ha rappresentato un significativo momento di memoria, in cui, attraverso esperienze a confronto, sono state ripercorse le tappe che nel secondo dopoguerra hanno visto riconosciuto alle donne  il diritto al voto.

Intervenuti l’assessore Marina Consoli, il sindaco Antonio Fallica, l’insegnante ed educatrice Giusi Lo Bianco, lo storico Salvo De Luca e la maestra Tina Motta che ha ricordato i suoi anni di gioventù, buona parte dei quali passati in politica da attivista. A moderare Tommaso Pezzino che, durante la conferenza, ha anche proiettato delle slides...

Leggi tutto

Wanted 100 Muhammad Alì per salvare il mondo

Per non dimenticare…

A cura di Enzo Coniglio

Muhammad_Ali_1

L’eroe di noi giovani che nei ruggenti anni 60, lottavamo convinti, in Europa e negli Stati Uniti, per cambiare il mondo, Muhammad Alì, nato Cassius Marcellus Clay Jr.,  è morto all’età di 74 anni, divorato dal morbo di Parkinson.

E’ più corretto dire che è risorto, adesso che si è liberato dal fardello del corpo e possiamo ammirare la grandezza professionale, etica, sociale e politica di questo figlio di due continenti: dell’Africa nera e dell’America dei diritti negati e della guerra del Viet-Nam.

Ha voluto innanzitutto riappropriarsi della sua identità culturale e storica, .cambiando il suo nome in Muhammad Alì e convertendosi  all’Islam, religione di pace e di coesione tra i popoli...

Leggi tutto