“Non mi fai paura” di Guido Guglielminetti da sabato 13 marzo su Spotify

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Recensioni ed Eventi

A cura di Clara Artale

Il brano, scritto da Guido Guglielminetti, uscirà su Spotify domani, sabato 13 marzo 2021. “Non mi fai paura” è una canzone che parla di violenza sulle donne e della profonda radice psicologica e culturale da cui essa nasce. Il progetto coinvolge associazioni che si battono contro la violenza sulle donne.

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“Non mi fai paura” è una canzone scritta da Guido Guglielminetti, bassista, compositore, arrangiatore, produttore discografico; dal 1985 è il “capobanda” dell’ensemble di musicisti che accompagna dal vivo Francesco De Gregori, di cui è produttore artistico. Guido, dopo aver scritto il pezzo, ha contattato, per la scelta di una voce femminile adatta, Lalla Francia che gli ha proposto la cantante Laura Ciriaco dotata di un particolare timbro vocale, perfetto per interpretare in modo convincente un brano che tratta un argomento così delicato. Da quel momento Guido e Lalla hanno iniziato a collaborare; infatti Lalla ha scritto le parti relative ai cori che poi sono stati realizzati nello studio di registrazione dell’Accademia09 di Milano, dove insegna e coinvolgendo le sue allieve.

Come dichiara Guido, “Non mi fai paura è una canzone che parla di violenza sulle donne certo, ma anche della profonda radice psicologica e culturale da cui essa nasce: la falsa credenza insita negli uomini che forza fisica equivalga a superiorità intellettuale e spirituale rispetto alle donne”. La musica e il testo che ha composto Guido, così come la voce di Laura Ciriaco che interpreta la canzone, mirano a ristabilire la verità, mostrando una donna forte che sbugiarda l’inferiorità morale, emotiva e intellettuale di un uomo che usa violenza su una donna, la sua scarsa virilità proprio nel momento in cui afferma la sua forza fisica. Svelando infine una donna che ha acquisito consapevolezza e che per questo può dire ‘non mi fai paura’.

“Ci sono uomini che sono talmente ignoranti – continua Guido – da vivere con disagio l’evoluzione femminile, che si sentono sempre più inutili e che quindi per esibire la loro mascolinità non trovano altro mezzo che la violenza. ‘Il tuo ridicolo maschilismo è un surrogato del pene, che tu continui a esibire, però non ti conviene’ è uno dei versi della canzone che ha il duplice intento di spronare tutti gli uomini a prendere coscienza dell’enorme problema della violenza e a prendere le distanze dai vecchi stereotipi da cui trae origine e allo stesso tempo di far capire alle donne che, una volta scoperto il trucco, tutta la potenza del maschio-macho si sgonfia e rivela la sua fragilità. Insomma, un piccolo strumento di liberazione, maschile e femminile. Certo, sono consapevole che non basti una canzone. Magari fosse così! Del resto, l’idea di questa canzone è nata durante il lockdown del marzo scorso. Allora ho pensato che la convivenza forzata avrebbe portato a molte separazioni e al conseguente comportamento aggressivo, possessivo e infine violento di molti uomini. Purtroppo così è stato. È dunque un fenomeno molto più diffuso e pervasivo di quanto ci rendiamo conto, pur con tutte le lodevoli campagne di sensibilizzazione e tutela delle donne”.

“Come uomo che condanna la violenza sulle donne mi sento profondamente offeso da tutto questo e vorrei che gli uomini, di ogni età, estrazione e provenienza, facessero sentire maggiormente la loro voce. Quando ho pensato a ciò la canzone è nata quasi di getto, come se fosse già nella mia testa e aspettasse di essere messa in note e parole. L’intento, dunque, è quello di fare della canzone un mezzo per parlare di più della violenza maschile sulle donne e non di usare quest’ultima come un mezzo per far parlare della canzone. Guai se fosse così. Questo è il motivo per cui ho deciso di affidare la circolazione della canzone non ai canali ufficiali e tradizionali ma a quella rete di attivismo, associazionismo, mutuo appoggio che ogni giorno, lodevolmente, si batte affinché questa piaga non appartenga più al futuro delle donne ma a un passato remoto. Spero che il nostro lavoro possa essere d’aiuto e che ogni donna possa dire fiera “Non mi fai paura”.

Breve curriculum vitae di Guido Guglielminetti

Inizia la carriera musicale alla fine anni sessanta nel Patrick Samson Set, complesso che accompagna il cantante di Soli si muore, in cui ricopre il ruolo di bassista insieme a Umberto Tozzi alla chitarra ed Euro Cristiani alla batteria. Dal 1972 comincia la sua carriera di turnista in supporto di molti rinomati cantautori e interpreti della canzone italiana, tra i quali Lucio Battisti, Ivano Fossati, Umberto Tozzi, Mia Martini, Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Luigi Grechi, Giovanna Marini e molti altri. Ha composto la musica per diverse canzoni tra cui Un’emozione da poco (testo di Ivano Fossati) interpretata da Anna Oxa, La nave (testo e musica) per Mina, Tivùcolor (testo e musica) e Notte che verrà (testo di Mia Martini) per Loredana Bertè, Biancaluna e Se questo non è amore, scritto con Valerio Liboni e Gianmaria Testa, Spad7s2489 e Quando e qui (testo e musica) per Francesco De Gregori. Dal 2000, con Amore nel pomeriggio, ha prodotto e suonato in tutti gli album dello stesso De Gregori fino ad oggi. Ha coprodotto inoltre, con Francesco De Gregori, Buongiorno e buonasera, per Giovanna Marini, e Passioni. Ultimamente Ha pubblicato un suo libro “Essere… basso” Piccole storie di musica.

Breve curriculum di vitae Lalla Francia

Inizia la sua carriera artistica studiando violino e pianoforte al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano; a 15 anni, entra con la sorella Eloisa nel gruppo Le Particelle, che pubblica il suo unico album quello stesso anno. Nel 1971 viene chiamata dalla famosissima Nora Orlandi per partecipare al Festival di Sanremo nel gruppo dei 4+4; da allora inizia la sua carriera di corista in sala d’incisione, collaborando a moltissimi album che hanno fatto la storia della musica italiana. Nel 1991 fonda insieme a Paola Folli, Lola Feghaly e Stefano De Maco un quartetto vocale, i “Fly Down”, che si esibisce live nei migliori Jazz club Italiani con un repertorio dei Manhattan Transfer e brani Soul, Gospel, Blues e Jazz. Direttrice del comparto Musica e Insegnante presso Accademia09 di Milano.

Breve curriculum vitae di Laura Ciriaco

Cantante, si è diplomata all’Accademia Music, art & show. A 11 anni inizia a studiare pianoforte al Conservatorio, in seguito si avvicina ai generi funky e soul. Considerata una delle migliori voci emergenti in Abruzzo, nel 2008 fonda la band NeroRè. Nel 2018 partecipa a The Voice of Italy nel team di Francesco Renga e arriva in semifinale; nel luglio dello stesso anno esce il singolo Qualcosa di speciale. Nel dicembre 2018 partecipa al Festival di Sanremo Giovani con il brano L’inizio. Oltre che cantante è anche direttrice artistica alla Scuola di Musica di Cassina De Pecchi.