RIFLETTENDO SUL VANGELO: LA SETTIMANA DELL’AMORE

Itinerari dello spirito

A cura di Carmela Nicolosi

domenica-delle-palmeÈ la settimana più importante per ogni cristiano.
È la settimana del dolore del nostro Dio che si fa uomo, che ha provato ogni sorta di dolore per la personale salvezza di ognuno. Anche se ci fosse stato un solo uomo sulla terra, Gesù sarebbe morto in croce per quell’unico uomo.
È la settimana dell’amore incomprensibile e del dolore indicibile di un Dio che non si arrende di fronte alla solitudine, all’abbandono, alla derisione, alla violenza, all’incomprensione. Lui, l’Amore in persona ha subìto tutto questo per noi.
Mille e mille pagine sono state scritte sull’evento che ha cambiato la storia dell’umanità. Siamo talmente abituati alla morte di Dio, talmente riempiti di riflessioni e meditazioni, e stanche prediche sulla salvezza, da avere tutto chiaro, tutto colto, tutto imparato. Non ci serve null’altro. Al più qualche emozione resa possibile dalle nuove tecniche, dalla modernità e dai prodigi della tecnica, una cruenta passione come quella di Gibson, ma nulla di più (P. Curtaz).
Probabilmente più che parlare di Dio, potremmo provare a stare con Dio, in silenzio, cercando di non vivere questi giorni come una ricorrenza rituale, ma tentando solo di stare accanto a Lui, facendo silenzio dentro la mente e dentro il cuore.
Anche noi come gli abitanti di Gerusalemme accogliamo Gesù al grido di Osanna. E nell’accoglierlo togliamoci il mantello. Il mantello delle nostre certezze, presunzioni, spogliamoci di noi stessi. Se non faremo questo, Gesù non potrà entrare nei nostri cuori per cambiare la nostra vita con il Suo amore. E allora sarà una Pasqua come tutte le altre.