AD ACIREALE INTERESSANTE INCONTRO SULL’UMANITA’ DI PAPA FRANCESCO

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Recensioni ed Eventi

A cura di Maria Cristina Torrisi

LE INTERVISTE

 

 

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Rileggere le parole del Papa guardando alla Chiesa e a questo momento storico. E’ il messaggio principe dell’interessante incontro culturale dal titolo “La Chiesa ai tempi di Papa Francesco”, che si è svolto ieri, 22 Novembre 2015, nella Basilica S. Sebastiano di Acireale, retta da don Vittorio Rocca.

L’iniziativa, che rientra nel ricco calendario delle attività formative culturali, organizzate dalla Basilica e dal Museo, ha registrato la presenza di mons. Salvatore Consoli, docente di teologia morale, preside emerito dello Studio Teologico S. Paolo di Catania e del prof. Rosario Faraci, pubblicista, docente universitario. A moderare Alfio Pennisi di Libera Teologia.

<<La Chiesa è interpellata su tre aspetti – ha affermato mons. Consoli. Il primo la vuole “popolo di Dio”; il secondo “dalle porte aperte” ed il terzo “povera, dei poveri e per i poveri”>>.

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Riflettendo sull’invito di Papa Francesco, mons. Consoli ha ancora spiegato che la Chiesa è chiamata ad includere ogni battezzato.  Si ridisegna, in tal modo, un modello non gerarchico ma con il volto di una realtà di comunione, attraverso un cammino verso la partecipazione e la corresponsabilità.

Nell’ambito dell’incontro, è stata più volte ribadita la volontà del Pontefice di realizzare una comunità dalle porte aperte, che non rimanga chiusa dentro “templi” per piuttosto raggiungere tutte le periferie umane. Fondamentale inoltre è comprendere di come il Vangelo, compreso dai poveri, “portatori della Parola”, risponda alle necessità più profonde delle persone.

<<L’umanità di Papa Francesco – ha spiegato il prof. Rosario Faraci – leader carismatico, capace di leggere i tempi, attraversare la storia e vivere il grande cambiamento epocale, ha tre accezioni: totalità degli uomini, condizioni umane e sentimenti. La convergenza di queste tre accezioni la troviamo nell’Enciclica “Laudato sì”>>.

Nel moderare gli interventi, è stato illuminante anche la riflessione di Alfio Pennisi il quale ha posto la domanda: “Quando le parole ci aiutano a vivere? Quando le parole servono la vita?”

<<Esse ci aiutano a vivere quando sono vere – ha detto.  Quando cioè sono capaci di innescare processi di vita. E’esattamente la posizione di Gesù, per il Quale la verità, il vero, è una grandezza che si fa, è un processo vitale, non una dottrina che si professa una volta per tutte, e per questo Gesù diceva: “chi fa – no chi dice le verità – ma chi fa la verità viene alla luce”. Su questa direzione, le parole di Papa Francesco sono capaci di unire in maniera originale “il grido dei poveri” al “grido della terra>>.

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Don Vittorio Rocca, nel salutare e ringraziare i relatori ed il pubblico intervenuto ha voluto ricordare la prima parola enunciata dal Santo Padre: “Buonasera”, parola che ha fatto capire alla gente di quanto quest’uomo sia un grande portatore di umanità.

Prossimo appuntamento il 27 novembre alle 18,00 con la lectio divina sul Vangelo della domenica per l’incontro “I venerdì di Avvento e di Quaresima”.