APPUNTAMENTO AL CINEMA : PREMONITIONS

premonitions

Recensione ed Eventi / Cinema  “Premonitions”

A cura di Vittorio De Agrò

La tipologia del biglietto è:1) Neanche regalato 2) Omaggio 3) Di pomeriggio 4) Ridotto 5) Sempre.

Il biglietto d’acquistare per “Premonitions” è: 4) Ridotto.

“Premonitions” è un film del 2015 diretto da Afonso Poyart, scritto da Ted Griffin, Sean Bailey, con: Anthony Hopkins, Colin Farrell,Abbie Cornish, Jeffrey Dean Morgan.

La vita è un dono di Dio. Ed essendo sacra chi si macchia di un omicidio compie un crimine per la legge dell’uomo e un peccato morale per la religione.

Semplice, chiaro, diretto, giusto? Quasi giusto, ma chi soffre da qualche tempo per una malattia incurabile, chi è diventato quasi vegetale per colpa di un incidente o peggio ancora in coma è legittimato a pensare alla morte?L’eutanasia è un diritto o un peccato?

Tranquilli non voglio aprire un dibattito etico – giuridico bensì raccontarvi come un tema del genere possa diventare il cuore narrativo di un panaromal-thriller di un film e nel complesso essendo godibile.

I maggiori siti di critica cinematografica hanno fatto a pezzi il film trovandolo banale, prevedibile e mal recitato.

Probabilmente amo essere bastian contrario ma “Premonitions” seppure non brilli per originalità e acutezza nella scrittura riesce comunque a catturare l’attenzione dello spettatore.

Il cliché degli agenti Fbi incapaci di risolvere un caso complesso in cui il killer è sempre un passo avanti a loro e di essere costretti a chiedere aiuto a un sensitivo lo ammetto è vecchia come mia nonna.

Ora la coppia di agenti composta di Jeffrey Dean Morgan e Abbie Cornish sono assai modesti e priva di fascino e carisma, ma sono bravi nel ruolo di alzare palla e far schiacciare sul campo avverso Sir Anthony Hopkins. Uno scienziato sensitivo che non è altro che la versione stralunata di Hannibal Lecter.

Lo so per i puristi dell’idolo dei cattivi tale affermazione può essere una bestemmia. Eppure Sir Anthony è riuscito a dare al personaggio quel tocco di follia e malinconia che tanto amiamo dell’attore inglese.

Sir Anthony è un padre distrutto per la perdita dell’adorata figlia per un cancro. E quando si trova a fronteggiare Colin Farrel, serial killer anch’esso sensitivo rivelatosi una versione moderna dell’angelo della morte fa cambiare direzione alla storia Costringendo il protagonista e soprattutto lo spettatore a chiedersi se l’omicidio contro i malati terminali sia da valutare e condannare come un omicidio.

Il merito degli autori è di aver costruito un intreccio narrativo fluido, veloce e dinamico rendendo i delicati temi non necessariamente pensanti. La stessa regia si dimostra visionaria e creativa nell’impostare un’atmosfera tra l’onirico e il mistico che non può non incuriosire.

E’ meno convincente e più arruffata la perfomance di Colin Farrelll che dovrebbe essere la nemesi emotiva e spirituale di Hopkins. Farrell ci prova, ma è poco ispirato e il suo personaggio presenta limiti strutturali evidenti.

“Premonitions” sicuramente non è un capolavoro, presenta tanti limiti, ma ha il pregio alla fine di averti fatto trascorrere novantadue minuti in maniera diversa e tenendo alta la tua attenzione e curiosità. Non è cosa da poco di questi tempi al cinema.