La scuola e i diritti dei disabili

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Attualit
A cura di R.B

Si è svolto ieri, dopo la conferenza stampa presso l’Ostello degli Elefanti, il presidio davanti la Prefettura promosso dai Cobas Asacom Scuola. Studenti, famiglie e operatori specializzati sono intervenuti per replicare alle inspiegabili decisioni della Città Metropolitana di Catania in merito al servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione scolastica in favore degli studenti diversamente abili.

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Contestato l’improvviso “cambio di rotta” del sindaco Salvo Pogliese, in questi ultimi giorni.
Lo scorso 30 luglio, infatti, la Città Metropolitana di Catania aveva pubblicato un importante avviso per l’istituzione di un elenco di operatori accreditati per l’erogazione del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione in favore di studenti con disabilità grave (art. 3 comma 3 L. 104/1992) frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e l’Università.

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“La pubblicazione di questo avviso rappresentava per noi un traguardo importantissimo – spiega la pedagogista Rosa Elisabetta Sapuppo, coordinatrice Cobas Asacom Scuola, che lavora nel settore educativo da più di 20 anni -. Le famiglie con studenti in condizione di disabilità grave avevano l’opportunità di scegliere liberamente, sin dall’inizio dell’anno scolastico, non solo il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, ma soprattutto l’operatore specializzato con il quale intraprendere il percorso formativo”.
Il 9 agosto, la situazione si ribalta: revocato il precedente avviso, ne viene pubblicato un altro che affida il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione esclusivamente alle cooperative sociali, tagliando fuori del tutto gli operatori specializzati che, a questo punto, sarebbero costretti a lavorare come dipendenti delle suddette cooperative, piuttosto che continuare a esercitare la libera professione. Inoltre, con il nuovo avviso, si determina un costo assai più elevato a favore delle cooperative, rispetto a quello erogato al singolo professionista, con il risultato implicito di una riduzione dei fondi per i servizi a favore dell’utenza coinvolta.
“Da tanto tempo, aspettiamo indicazioni da parte della Regione in merito a questo servizio. In attesa di risposte, auspichiamo all’istituzione di due albi, uno per liberi professionisti e uno per le cooperative – continua la Sapuppo -. Tale albo, consultabile dalle famiglie, consentirebbe di visualizzare i titoli e l’esperienza professionale degli operatori specializzati, così da poter scegliere liberamente e coscienziosamente il profilo dell’operatore più adatto alle esigenze del proprio figlio. Abbiamo, inoltre, evidenziato come tale sistema sia meno oneroso per la Pubblica Amministrazione, che avrebbe un risparmio orario di circa 5 euro (rispetto all’assegnazione del servizio alle cooperative) da reinvestire in servizi per gli stessi studenti con disabilità. Rispetto al principio per cui la Pubblica Amministrazione deve cercare di ottenere il servizio migliore al costo minore, continuiamo a stupirci del fatto che il sindaco Pogliese abbia affidato il compartimento esclusivamente alle cooperative e che si sia rifiutato di ascoltare le nostre ragioni. Visto che per il Comune di Catania esistono già due albi (uno dei liberi professionisti e uno delle cooperative), non si comprende come mai non si possa creare anche per la Città Metropolitana di Catania lo stesso sistema misto”.