LE TRACHINIE A “CHI È DI SCENA”

1495603665000

Recensioni ed Eventi

A cura di Antonino Leotta

 

1495603665000

Le abitanti di Trachis -una città della Grecia- sono chiamate da Sofocle a raccontare la tragedia di una coppia: Deianira ed Eracle. Gli alunni dell’Istituto di Istruzione Secondaria “M. AMARI” di Giarre si sono proposti al Festival del Teatro Scolastico “CHI E’ DI SCENA”, organizzato dal Comune di Acireale, per rappresentare “LE TRACHINIE”.

Sofocle si ferma, anzitutto, a prendere in considerazione il triste stato di una donna rimasta sola ad aspettare il marito lontano da casa da oltre un anno. Trascorrerà a Trachis la terribile ansia di una attesa. Alla solitudine sembra restare condannato anche Eracle. Deianira ed Eracle non si incontreranno mai sulla scena. La loro condizione genererà conseguenze fortemente drammatiche.

1495607338000

Sempre presenti al perdurare di una incerta vicenda, le Trachinie, scandiranno stati d’animo e l’incalzante succedersi di momenti diversi. Fatti di annunci e di speranze, di sospetti e di sorprese. Di certezze sconvolgenti. E Sofocle, fedele interprete della saggezza greca, lancerà, attraverso l’attento osservare di quel coro di donne, forti messaggi che inducono a riflettere:

Zeus maestoso, cosmica potenza,
non ha mai dato vita senza pena
a chi ha dentro la morte.
Gioia, dolore: universale umana ruota.
Quasi cicliche orbite dell’Orsa…

Deianira si porta dietro i postumi di una esperienza che ha segnato e segna i suoi giorni. Da fanciulla, il centauro Nesso cercò di farla sua. Eracle la liberò col suo intervento. Quel centauro morente, le offrì, tuttavia, il suo sangue assicurandole che avrebbe avuto il potere di un potente filtro di amore. Quando Deianira scoprirà casualmente che Eracle, durante il suo vagare, si era innamorato della giovane donna Jole, nel tentativo di legare a sé il suo uomo, gli invia una tunica intrisa di quel sangue. Ma quel filtro si rivelerà portatore di morte. Sarà il figlio Illo ad annunziare alla madre le nefaste conseguenze del suo gesto. E sarà tremenda la condanna della madre da parte del figlio:

“Il tuo uomo. Ripeto: mio padre, tu, assassina, l’hai ammazzato oggi”.

…”Lei dovrebbe far rivivere in sé quel gran nome di madre?
Lei che gesto di madre non sa cosa sia?
Assurdo! Via, via, che sparisca. Addio!
Le auguro di assaggiare lei il piacere che procura a lui, al padre mio”.

Di lì a poco, la nutrice tremante verrà a riferire che Deianira si è tolta la vita.

Il valoroso condottiero Eracle entrerà il scena trasportato su una lettiga. Gli restano pochi minuti di vita. Chiederà due cose al figlio Illo. E gli farà giurare di mantenere l’impegno. Chiederà di essere trasportato sulla collina e di essere deposto su una catasta di legna per essere bruciato. E gli chiederà pure di sposare lui Jole, la donna che aveva conosciuto.
L’amarezza di Illo lancerà parole di disprezzo verso gli Dei che assistono indifferenti al destino beffardo degli uomini:

“Notate l’indifferenza,
l’indifferenza degli déi nel caso che ora si conclude.
Essi creano vite, si fanno chiamare “padri”.
Ma il loro occhio scivola su questi tormenti.
Non c’è occhio che veda il domani:
l’oggi è lacrime per noi, macchia morale per quelli di lassù.
E’ cappa di dolore unico al mondo…

Voi ragazze, non restate qui sulla soglia.
Voi vedeste mostruose morti, folla di strani dolori.
Cose, atti, di una sola mano: Zeus”.

Sofocle svolge un ruolo nell’evolversi della drammaturgia greca. Allarga il numero dei componenti il coro assegnandogli il compito di commentare la vicenda durante il suo svolgimento. Con riferimenti storici che offrono una visione ampia del contesto e dei vari personaggi coinvolti. Lasciano, infine, molto da pensare le considerazioni sul rapporto degli uomini e dei loro problemi esistenziali con il potere degli dei.

E quello che più conta è il fatto che noi oggi assistiamo meravigliati al miracolo che compie la scuola: i ragazzi approfondiscono e fanno proprio un testo scritto 2400 anni fa.

1495607218000

PERSONAGGI E INTERPRETI:

DEIANIRA: Aurora Cannavò
ERACLE: Ruben Midolo
ILLO: Davide Beccaria
NUTRICE: Alba Grasso
NUNZIO: Ivano Belfiore
VECCHIO: Giorgio Ruello
LICA: Marco Cavallaro – Giammarco Pica – Vito Ragaglia
Gabriel Gradinariu – Walter Bonaventura – Musumeci Gianluca

CORO: Anastasia Milone, Giulia Sorbello, Silvia La Spina, Beatrice Di Carlo, Alice Galeano, Olga Venuto, Sophia Litteri, Maria Pia Patané, Licia Adornetto, Lucrezia Pennisi, Federica Vasta, Giorgia Sparti, Paola Pappalardo, Amira Liotta, Gessica Sparacino, Jole Bonaventura, Erika Roccaforte, Domizia Russo, Martina Massimino, Gaia Maccarone, Carola Rumiato, Erika Grancagnolo, Claudia Vaccaro, Simona D’Aquino, Irene Cocuzza, Giulia Vicari, Maria Luisa Musumeci.

SCENOGRAFIA: Prof. Rosario Musumeci
RESPONSABILE del PROGETTO: Prof.ssa Sandra La Ferrera
REGIA: Luana Toscano