
ATTUALITA’
A cura di Francesca Bella
Il 29 aprile si è celebrata la Giornata internazionale della danza, istituita nel 1982 dall’UNESCO e arrivata in Italia nel 2002 grazie al lavoro della coreografa e docente Gabriella Stazio. Durante questa giornata vi sono ogni anno numerose iniziative per promuovere e valorizzare la meravigliosa arte della danza.
Nella data del 29 aprile, anniversario di nascita del ballerino e coreografo francese Jean-Georges Noverre, considerato il creatore del balletto moderno, viene diffuso e tradotto in varie lingue un messaggio di un coreografo o un ballerino di grande prestigio, selezionato dal Comitato Danza Internazionale e dal Consiglio Esecutivo dell’International Theatre Institute.
Per il 2025 il messaggio è stato affidato al celebre ballerino e coreografo lettone Mikhail Baryshnikov. Classe 1948, Baryshnikov comincia la sua carriera al Kirov Ballet di Leningrado per poi proseguire come primo ballerino all’American Ballet Theatre (ABT). Dal 1978 danza al New York City Ballet e, in seguito, diventa direttore artistico proprio dell’American Ballet Theatre. Nel 1990 fonda il White Oak Dance Project insieme al coreografo Mark Morris, mentre nel 2005 inaugura il Baryshnikov Arts a New York City, un’area creativa nata con l’intento di sostenere artisti di varie discipline provenienti da ogni parte del mondo. Nel corso del suo percorso artistico ultra cinquantennale Baryshnikov è stato ed è ancora oggi considerato uno fra i danzatori e coreografi più apprezzati e popolari della contemporaneità.
Queste le sue parole:
Si dice spesso che la danza può esprimere l’indicibile. Gioia, dolore e disperazione diventano visibili; espressioni incarnate della nostra comune fragilità. In questo modo, la danza può risvegliare l’empatia, ispirare gentilezza e suscitare il desiderio di curare anziché di fare del male. Soprattutto ora che centinaia di migliaia di persone soffrono la guerra, attraversano sconvolgimenti politici e insorgono per protestare contro le ingiustizie, una riflessione onesta è vitale. È un fardello pesante da affidare al corpo, alla danza, all’arte. Eppure, l’arte è ancora il modo migliore per dare forma al non detto, e possiamo iniziare chiedendo a noi stessi: Dov’è la mia verità? Come onoro me stesso e la mia comunità? A chi rispondo?
Secondo il ballerino lettone, naturalizzato statunitense, la danza può essere un importante strumento per rendere concreti e visibili sentimenti che ciascun essere umano prova nel contesto sociale attuale, purtroppo caratterizzato da una grande instabilità geopolitica e da guerre che colpiscono profondamente sotto il profilo fisico e psicologico un numero molto elevato di persone in tutto il mondo. La danza è, dunque, oggi possibilità di speranza, di apertura, di connessione, movimento tanto di corpo quanto di anima, è come un respiro di aria fresca e pulita.
Questo messaggio richiama le parole di due illustri ballerine del passato, Pina Bausch e Martha Graham. Secondo Bausch, infatti, «certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza», mentre secondo Graham, «la danza è una canzone del corpo di gioia e di dolore».
Fonti sitografiche:
– Giornata Internazionale della Danza – 29 aprile 2025 – Spettacolo
– Perché il 29 aprile è la Giornata mondiale della danza
– Le frasi più belle sulla danza per la Giornata Internazi
onale della danza
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