
ATTUALITA’/CULTURA
A cura di Francesca Bella
Lo scorso 30 settembre sul sito del Ministero della Cultura sono stati resi noti i nomi delle città e delle Unioni di Comuni che hanno presentato la candidatura al titolo di Capitale italiana della Cultura 2028, dopo le vittorie di Agrigento nel 2025, L’Aquila nel 2026 e Pordenone nel 2027.
Queste le 23 candidature con i rispettivi titoli del progetto presentato: Anagni (FR) – “Hernica Saxa. Dove la storia lega, la cultura unisce”; Ancona – “Ancona. Questo adesso”; Bacoli (NA) – “Il futuro parte da una scossa”; Benevento – “Attraversare l’invisibile”; Catania – “Catania continua”; Colle di Val d’Elsa (SI) – “Colle28. Per tutti, dappertutto”; Fiesole (FI) – “Dialoghi tra terra e cielo”; Forlì – “I sentieri della bellezza”; Galatina (LE) – “Il sogno dei luoghi”; Gioia Tauro (RC)- “La cultura è Gioia”; Gravina in Puglia (BA)- “Radici al futuro”; Massa – “La Luna, la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”; Mirabella Eclano (AV) – “L’Appia dei popoli”; Moncalieri (TO)- “La periferia fa centro”; Pieve di Soligo (TV) – “Io Siamo”; Pomezia (RM) – “Dal mito di Enea alle città di fondazione”; Rozzano (MI) – “La cultura oltre i luoghi comuni”; Sala Consilina (SA) – “Un ponte tra storia e futuro”; Sarzana (SP)- “L’impavida. Crocevia del futuro”; Tarquinia (VT) – “La cultura è volo”; Unione dei Comuni della Città Caudina – “Terra futura. Europa abita qui”; Valeggio sul Mincio (VR) – “Coltiviamo le persone” e Vieste (FG) – “L’anima bianca della Puglia”.
I suddetti progetti saranno oggetto di attenta valutazione da parte di una commissione costituita da sette esperti indipendenti legati ai settori della cultura, dell’arte e della valorizzazione territoriale. Le dieci finaliste, selezionate entro il prossimo 18 dicembre, prenderanno parte a delle audizioni pubbliche durante le quali potranno presentare i loro dossier e rispondere alle domande della giuria esaminatrice entro il 12 marzo 2026. Il lungo iter si concluderà entro il 27 marzo 2026, quando il Ministro della Cultura comunicherà il nome della vincitrice.
La città che otterrà il prestigioso titolo di Capitale italiana della Cultura 2028 riceverà un importante contributo del valore di un milione di euro, utile al fine di poter concretizzare quanto contenuto nel dossier di presentazione e di poter mostrare le bellezze storiche, artistiche e culturali del proprio territorio, nelle migliori condizioni possibili, a visitatori sia italiani che provenienti da ogni parte del mondo.
Come riportato sul sito del Ministero della Cultura, l’obiettivo dell’iniziativa Capitale italiana della Cultura è, infatti, quello di «promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti».
Fonti sitografiche:
– Capitale italiana della Cultura 2028: ecco le candidate – Ministero della cultura
– Che cos’è
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