ARTE
A cura di Francesca Bella
Lo scorso 17 ottobre, nel corso della cerimonia ufficiale che si è svolta presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il Ministro Alessandro Giuli ha proclamato Alba Capitale dell’Arte Contemporanea 2027, la seconda dopo Gibellina, la prima Capitale eletta per il 2026.

Alba, con il progetto intitolato “Le fabbriche del vento”, ha battuto le città di Foligno, in aggregazione con Spoleto con “Foligno-Spoleto in Contemporanea”, Pietrasanta con “Essere arte. O dell’umanità dell’arte” e Termoli con “Traiettorie contemporanee”. Tutte le finaliste hanno discusso i suddetti dossier di candidatura durante le audizioni finali del 16 ottobre presso Palazzo Poli, sede dell’Istituto Centrale per la Grafica.

La città di Alba, in provincia di Cuneo, ha convinto la giuria, presieduta da Lorenza Baroncelli, che l’ha eletta con la seguente motivazione:
Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa, attraverso un programma culturale di altissimo profilo. Si radica in una tradizione d’avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale e internazionale. Il piano integrato coniuga mostre, installazioni e interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti e attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l’intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione ma anche la sperimentazione. Particolarmente rilevanti sono gli interventi di rigenerazione urbana, accompagnati da percorsi formativi innovativi rivolti a giovani e a scuole con un’attenzione costante all’accessibilità e all’inclusione sociale, a testimonianza di una forte sensibilità verso le comunità locali. Il modello di governance partecipativa, rafforzato da un partenariato pubblico-privato e dal coinvolgimento di realtà impegnate nel sociale, garantisce sostenibilità economica e continuità progettuale oltre l’anno di designazione. Il dossier aggrega esperienze già attive – residenze, festival, esposizioni – costruendo una rete policentrica sul territorio e favorendo sinergie tra amministrazioni, istituzioni culturali, associazioni e comunità. L’armonico equilibrio tra interventi di lungo periodo e iniziative specifiche per l’anno della Capitale sottolinea la visione strategica e la concretezza esecutiva dell’intero progetto.

Queste, invece, le parole del Ministro della Cultura Giuli in merito alla rilevanza di questa iniziativa culturale, promossa dal Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura (DiAC): Con la Capitale dell’arte contemporanea abbiamo, ancora, messo in moto le energie delle forze sociali, delle strutture e dei territori che hanno voglia di emergere, di farsi notare o anche solo di essere riconosciuti per la loro esperienza e la loro creatività. Questa iniziativa non è soltanto una gara, ma uno strumento per incoraggiare tutti i territori a mettersi in gioco, con la loro forza ereditata attraverso la stratificazione storica. Ogni identità esprime un carattere profondo, che trova modo di interagire nel rapporto tra l’uomo e il paesaggio, secondo un canone che si eredita e si trasmette. La città riceve il titolo in quanto laboratorio aperto che ha una prospettiva. Non si riceve un premio alla carriera cittadina, si riceve un premio per ciò che si vuole fare e donare. Questo è il senso di questo riconoscimento.
A seguito di questa proclamazione, alla città di Alba verrà destinato un importante contributo del valore di un milione di euro, al fine di realizzare tutte le iniziative previste nel dossier di candidatura, da parte del Ministero della Cultura.
Fonti sitografiche:
– Alba è la Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 – Ministero della cultura


















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