APPUNTAMENTO AL CINEMA: “La legge della notte”

received_10154637961444690

Recensioni / Eventi: “La legge della notte”
A cura di Vittorio De Agrò

received_10154637961444690

Il biglietto d’acquistare per “La legge della notte” è: Omaggio (Con riserva)
“La Legge della Notte” è un film del 2017 scritto e diretto da Ben Affleck, basato sul romanzo di Dennis Lehane, con Ben Affleck, Elle Falling, Sienna Miller, Brendan Gleeson, Zoe Saldana, Chris Cooper, Chris Messina.

Esistono tre tipologie di Leggi: quella divina, quella umana e infine quella criminale.
Ognuno di noi decide liberamente quale abbracciare ed accettandone le conseguenze.
Poi però c’è chi decide di seguire la propria di legge, seguendo il proprio istinto ed anima sfidando tutto e tutti.
“La legge della notte” è non altro, se volete, la sublimazione criminale del libero arbitrio, in cui il nostro protagonista Joe Coughin (Ben Affleck), reduce dalla prima guerra mondiale e deluso dalla società e da un’idea non più condivisa di Paese e di giustizia decide di votare sé stesso al crimine, nonostante abbia come padre Thomas Coughin(Gleeson), onesto e severo vicecommissario di polizia.
Il film è ambientato nei ruggenti anni 20 quando il Proibizionismo non riesce a fermare il fiume d’alcool, nuovo business per la malavita oltre che i classici gioco d’azzardo e prostituzione. Chiunque con abbastanza ambizione e nervi saldi ha l’opportunità di ottenere rapidamente potere e denaro e così la pensa Joe Coughlin che mette insieme una banda di disperati specializzata nelle rapine in banca.
Però perfino tra i criminali esistono delle regole e Joe infrange la più grande: incrocia il suo cammino con Albert Whote potente boss di Boston, rubandogli la fascinosa ed ambiziosa donna Emma(Miller). La relazione finisce in tragedia, quando Emma, per salvarsi la pelle, tradisce l’amante.
Joe, ferito e con il cuore a pezzi pensando l’amata Emma sia morta, decide di allearsi con il boss mafioso Maso Pescatori (Remo Girone) per vendicarsi di Albert, lasciando Boston per Tampa ed iniziando un fiorente attività clandestina di rum e gioco d’azzardo.
Ma la sete di vendetta di Joe ben presto scema grazie all’incontro con la bella e dolce cubana Graciella(Saldana), con la quale il protagonista inizia una profonda e sincera storia d’amore, spingendolo a cambiare i suoi piani e le prospettive di vita.
“La legge della notte” è da una parte gangster movie moderno, che rievoca vagamente il film cult “Gli Intoccabili” di Brian De Palma, dove lo spettatore respira l’atmosfera dei ruggenti anni venti e della società americana divisa tra bigottismo e il desiderio di vivere senza limiti e quanto la criminalità, composta per lo più da italiani ed irlandesi, potesse fare grossi guadagni illeciti. Dall’altra parte Ben Affleck cerca di raccontare in modo confuso e poco incisivo il precario e complesso compresso dell’uomo tra legalità e fede e come molto spesso tale compromesso sia usato per fini sbagliati.
Il film presentando questa duplice natura, viene meno una chiara e precisa identità narrativa finendo perdendo forza, incisività e credibilità, sfociando sul piano drammaturgico in molti luoghi comuni e stereotipati o eccesivi come il personaggio dell’eterea e infelice Loretta Figgins interpretata da Elle Fannig, che dopo un iniziale incipit interessante e degno d’interesse sul tema della fede e della rinuncia alle tentazioni finisce per diventare caricaturale e manicheista nella sua rappresentazione.
Nonostante i limiti di sceneggiatura, il film nel complesso si lascia guardare risultando godibile anche per merito di un cast di buon livello recitativo e di personalità e di una regia pulita, solida ed asciutta, anche se poco attenta e dispersiva nel finale, allungato e sotto ritmo.
Merita, a nostro giudizio, una menzione particolare Sienna Miller, assai convincente nel ruolo di Emma Gould, interpretando con bravura e credibilità una donna avida ed egoista, bucando lo schermo non solamente con la sua acclamata bellezza.
L’unica legge che probabilmente l’uomo seguirà sempre con convinzione è quella di vigilare sui propri figli e come ci insegna il finale buonista resta il punto fermo della vita di tutti noi.