BENESSERE, LA MENOPAUSA

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Salute e Benessere
A cura di Federica Zanca
Menopausa è il termine con cui comunemente viene chiamato il climaterio, ossia il periodo di vita della donna in cui cessano le mestruazioni.
Menopausa in realtà è l’ultima mestruazione!
Preceduta da un periodo detto premenopausa che potrebbe durare anche diversi anni durante i quali il ciclo è irregolare e può essere accompagnato da vampate di calore e sudorazione notturna.
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Successivamente si entra nella post menopausa, dove il ciclo mestruale è totalmente sparito; di solito questo periodo inizia dopo 6-12 mesi consecutivi di assenza completa di mestruazioni.
Questa fase della vita inizia generalmente tra i 45 i 53 anni; in ogni caso occorre specificare che può verificarsi una menopausa precoce, prematura o tardiva: quella precoce è prima dei 40 anni, quella
prematura tra i 40 e i 45 anni, quella tardiva dopo i 53 anni.
Il climaterio equivale ad un esaurimento della riserva ovarica: ogni donna nasce, infatti, con un preciso numero di ovociti che poi vanno ad esaurimento nel corso della vita. Quando le ovaie, sotto controllo dell’ipofisi, cessano di produrre follicoli ovarici, termina a effetto domino anche la produzione di estrogeni, tipici dell’età fertile.
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La menopausa può, in certi casi, essere indotta se è necessario sottoporsi a interventi chirurgici di un certo tipo, se occorre sottoporsi a radiazioni o altre cure farmacologiche di rilievo o per asportazione delle ovaie stesse o dell’utero.
La menopausa si presenta con sintomi diversi: dalle vampate di calore alla ipersudorazione, dalle palpitazioni agli arrossamenti in viso, dall’affaticamento ai dolori muscolari, dagli sbalzi d’umore alla depressione, dall’insonnia ai disturbi dell’apparato urinario, compresa l’eventuale secchezza vaginale.
Oltre a tali sintomi prettamente organici, il climaterio ha effetti sulla sessualità; si manifesta di solito un calo del desiderio sessuale nella donna in questa fase della vita. Il calo della libido è collegato alla progressiva diminuzione di ormoni maschili, come il testosterone e di conseguenza, la dopamina, neurotrasmettitore responsabile, appunto, dell’attività sessuale. Il calo di estrogeni determina altresì la riduzione dei livelli di serotonina, legata all’attività sessuale e anche ai
meccanismi che regolano gli sbalzi d’umore e il sonno.
Esteticamente la menopausa può avere effetti sulla pelle e la perdita dei capelli; la prima diviene meno elastica e più sottile, i capelli meno voluminosi e folti, anche sotto l’effetto dello stress tipico di questo periodo.
Alcune donne avvertono un miglioramento dell’emicrania, con attacchi molto più radi e intensi. Possono subentrare delle complicazioni dovuti ai cambiamenti ormonali: ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia e osteoporosi; quindi, occorre stare attente ad avere ora più di prima, un’alimentazione corretta ed equilibrata, fare dell’esercizio fisico, eseguire dei controlli clinici periodici in odo da evitare l’insorgere di serie complicazioni. Anche il colesterolo si modifica, infatti quello “cattivo” LDL tende ad aumentare, come pure il peso e la pressione. I rischi collegati sono il diabete, l’ictus, l’infarto. Malattie cardiovascolari potrebbero emergere anche per l’aumento ponderale con ostruzione dei vasi sanguigni.
In menopausa possono verificarsi delle perdite ematiche, che normalmente sono transitorie, anche se sempre meglio fare un controllo dal medico di competenza.
In psicosomatica i disturbi che si presentano in questa fase della vita di una donna sono legati inconsciamente o meno alla paura di invecchiare, di essere meno desiderabile e di diventare inutile.
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Si è convinti che necessariamente, per mantenere i tessuti giovani e la stabilità ossea, la donna debba ricorrere a terapie ormonali. In realtà se si impara ad accettare questo stadio della vita come un decorso fisiologico normale che nulla toglie alla persona in quanto tale, non c’è bisogno di ricorrere a cure farmacologiche per conservare la propria femminilità!
Imparare ad accettarsi con consapevolezza senza la paura di sentirsi sole o di invecchiare rimanendo sole e isolate, è di fondamentale importanza.
Infatti, il climaterio non è una patologia né tantomeno una sindrome specifica, ma solo un momento di transizione del tutto naturale, che indubbiamente comporta un cambiamento dei parametri standard, ma che non va vissuta in modo traumatico proprio perché non va ad intaccare l’essenza
della persona in quanto tale.