Catania, conclusa la mostra collettiva “Vigore Materico”

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ARTE

A cura di Francesca Bella

Si è conclusa il 18 maggio presso la GAM – Galleria d’Arte Moderna di Catania, sita in via Castello Ursino n. 32, nel cuore del centro storico della città, la mostra collettiva “Vigore Materico” con le opere di Gabel.es, Antonietta Invernizio e Marinella Riccobene.

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L’esposizione, inaugurata lo scorso 3 maggio e co-organizzata con il Comune di Catania, ha indagato le possibilità e le varie sfaccettature con cui la materia artistica si presenta al nostro sguardo, offrendo al pubblico dipinti con una diversa tessitura pittorica e un lessico di immagini improntato sulla pluralità.

Gabel.es presenta opere molto particolari che richiamano mondi e tempi lontani, caratterizzate da colori accesi e lucenti e che costituiscono un inno alla creatività pensata e raffinata.

Antonietta Invernizio si esprime attraverso lavori dalla grande potenza visiva in cui il fascino dello stato solido della materia diventa protagonista e la pittura diventa anche scultura.

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Marinella Riccobene dà vita a dei dipinti con cui ci si immerge nella bellezza della natura, la materia si fa fiore al contempo con forza e delicatezza. I suoi quadri sono pieni ed accoglienti ed è come se offrissero un caloroso abbraccio al pubblico spettatore.

L’arte come mezzo espressivo diventa viva attraverso le diverse prospettive di sguardo sulla realtà da parte di ogni singolo artista che plasma la materia pittorica così da poter essere in linea con i propri gusti, le proprie inclinazioni e le proprie necessità.

Il vigore materico che ha dato il titolo a questa collettiva si è reso manifesto nel solco della diversità, patrimonio di inestimabile valore tanto nell’arte quanto nella vita. Infatti, la materia come concretizzazione del pensiero creativo accoglie forme e colori sempre nuovi e differenti.

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A proposito del rapporto fra creazione e materia pittorica, il celebre pittore Giorgio De Chirico, in uno dei suoi scritti, afferma:

È col suo talento che il pittore sente e capisce la qualità del corpo o della massa con cui potrà fare un’opera d’arte. È ancora il talento che insegna all’artista il modo d’impiegare questo corpo o questa massa che, mescolati con i colori, devono formare nel quadro la materia fisica. È ancora il talento che cerca, che trova e che perfeziona le differenti sostanze di cui si compone il prezioso tessuto della materia pittorica. Precisiamo infine che è l’elemento metafisico della pittura che provoca la creazione della materia fisica corrispondente alle sue necessità, d’una materia che permette all’elemento metafisico di manifestarsi nella forma pittorica da esso desiderata.1

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1 Cit., De Chirico G., Discorso sulla materia pittorica in AA.VV., Metafisica. Quaderni della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, Le Lettere Pictor O, n. 5/6, 2006, p. 535.

Fonti bibliografiche:

– AA.VV., Metafisica. Quaderni della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, Le Lettere Pictor

O, n. 5/6, 2006.