Le Odi

LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI: “in quest’ altra notte di Passaggio”

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

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E in quest’ altra notte di
Passaggio
Ai confini dell’ anno
Nuovo
Solo io posso dirti che ti
Amo
E per davvero ché
Saranno
Le stelle a dirlo, le
Sovrane
Di un cuore mai
Arreso
E che ha un certo
Modo a ripetere
Ti amo.
28 dicembre 2024

E l’ ineguagliabile richiamo di un
Traguardo
Mai raggiunto e che per spietato
Fato
Sto perdendo, lo lascio a quel
Caso
Che di tanto mi conosce e anche
Troppo.
E il bello è che non tanto mi
Dispiaccio. O forse devo?
Inverecondo
Girare attorno ad un patto gi
Stabilito
Chiaro e tondo. Ed è questo il mio
Supplizio.
28 dicembre 2024

E zummiamola bene questa
Apertura all’ angolo della
Nottata
Nei nascosti buchi della
Vita
Nelle pressanti defaillance della
Memoria
Negli arguti pensieri della
Laida
Sempre in agguato, sem...

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LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI. LA TENEREZZA DI UN PADRE

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

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E la tenerezza di un padre
Con la barba bianca, si vede
Anche da una foto. Poggio
La testa sulla spalla di mia
Figlia.
Dolcezza infinita e quiete e
Calma.
A cercarlo, c’è tanto calore
Umano
In questa vita, e allora mi
Perdono.
Sono stato e sono ancor
Ribelle. Ce l’ ho col mondo
Intero.
Ma pur sempre ho fatto un
Dono.
25 dicembre 2024

🔖

Ed è già scesa sera.
Lento và via questo
Natale.
Cerco nelle ombre
Il disegno, l’ infinito
Piano.
E ancora non
Capisco,
Non mi redimo. Se è
Un condivisibile
Concerto,
Ho condiviso poco.
So di stare nelle sue
Grazie
E sono ingrato.
Mia priorità è non
Cadere nell’ abisso,
Il dare e il chiedere
Perdono.
Non l’ ho dato e non
L’ ho chiesto.
Intermezzo d’ opera di
Teatro
Mi ritrovo. E ancora
Cerco
Il personaggio che mi

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LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI. E sia propedeutico il cielo Stellato

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

🥨

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E sia propedeutico il cielo
Stellato
Al serafico sonno e non al
Suo incubo.
Vorrei la Cattedra dove il
Perdono
Non diventi vano o il ruffiano
Buon viso a cattivo gioco.
Insopportabile peso del giogo
Umano.
Venga la Stella Cometa. Che dia
Luce
In questo buio di disastro e sfacelo.
Lieta conduca alla capanna.
Agli Angeli in coro. Sia centro del
Mondo
Nell’ ora buia di guerra e mistero.
Ma io non lo trovo, io non lo vedo.
Non sapevo ci fosse una luce al
Centro
Del mondo nell’ ora di strazi e di
Pianto.
Betlemme sta proprio lì al centro
Del mondo.
E offesi nel Corpo, trucidati, a
Migliaia i bimbi muoiono.
17 dicembre 2024
🥨

La genesi del nuovo
Giorno
Sta nella voglia di un
Bacio
Della mia Musa.
Desiderio
Recondito che dentro
Mi naviga.
17 dicembre 2...

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LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI. “Parole addomesticate.”

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

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E non ci sia rancore nelle
Parole addomesticate.
Mi affatica il liberarle da
Domestici doveri nella
Libertà di esprimerle.
È tutto un paragone con
I primi decisori di progetti
Imposti.
Almanacco di ricordi
Registrati con il sangue.
Neve sciolta al sole
L’ anelito a mete alte.
Ma è proprio in questa
Notte che mi colloco a
Quelle basse.
14 dicembre 2024

🔖

Ed è ancora vento
Decembrina notte.
Scende un senso di
Sonno inappagato.
Sospiro quel che di
Te non vedo e non
Ammiro. Tra poco in
Seguenza di pellicola
Da horror gli incubi
Per tormento sentenziato.
Fuori sta piovendo.
È un breve scroscio d’acqua.
Roba da poco, né causa né
Effetto. Di te stanotte ho
Una immagine sgranata.
Se delle ombre mi
Innamoro è perché mi
Lasciano in sospeso.
Grido e n...

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LE ODI, “chiedo al soffitto un sogno gagliardo”

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

Coricato, chiedo al soffitto un sogno gagliardo teso ad un immenso esteso futuro. Nel sonno non giungano le pastoie del passato. Oramai nulla giustificano. Oramai nulla rivelano. Vengano rinchiuse nello scantinato. A me la chiave dello scatto. Ho da fare un viaggio eterno.

10 dicembre 2024

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🔖

Il cane di fronte ancora abbaia. No, non posso proprio stanotte, o notte decembrina, ispirarmi a poesia estasiata, a richiamo di stelle e luna. Il freddo gela le mie ossa e non risparmia l’ anima. Soffro per la mia Musa e dentro mi dilaga l’ amore zittito a fior di labbra. Sia dunque semplice questa poesia. Solo la rivelata velleità di volerti innamorata. Solo la rivelata velleità di vegliare il tuo sonno, dono al mio cuore, dolcissima mia amata.

11 dicembre 202...

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