Le Odi

Le Odi di Ludovico Anastasi. “Viaggiare su un parallelo binario”

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LE ODI A cura di Ludovico Anastasi

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O stupenda amica di empatia tu vivi. Questo è forse il tuo vulnus. Sacerdotessa dell’ arte tu ami. Penetri nelle scaturigini dei sentimenti. Dei poeti comprendi i desideri, i dettagli del cuore. Che vecchiaia non ti colga, che tu possa restare bella come quando ti ho amata. So che nel conto degli anni resterai come sei ora. Non sei stata di inganno a nessuno e nell’ amarti non ti ho ingannata. Si, ho immaginato qualcosa di grande tra noi, l’ assalto al cielo. Lo vedi? Sono ancora utopico, in me coltivo ancora l’ utopia del rivoluzionario. Di conseguenza abbiamo pattuito un distacco senza malanimo. Viaggiare su un parallelo binario. Resisti alla bruma del viaggio ti prego. Che nessun avvenimento possa rugare il tuo volto...

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Le Odi di Ludovico Anastasi. “Il gentile pensiero di te”.

LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

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Il gentile pensiero di te che dentro mi garba, mi esalta, mi ristruttura. Dovrei strutturare un lemma, un capitolo, un sommario di poesia. Con garbo il lievito dell’ amicizia. Affacciata alla finestra vedrai un’ unica stella: la mia, la tua, la nostra. Esperire le affinità elettive è mia suprema voglia. Scomodo Goethe. E anche Beethoven per una esaltazione di vita. Il sublime suggerire della notte con la sua unica stella.

26 settembre 2024

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Ho uno sguardo ferino a te rivolto o notte scaltra. Mi vomiti addosso le defaillance della memoria. Stringiamo un accordo: domani la presenza dell’ amica più amata. Che io possa accenderle il fuoco nella conca del platonico antro. La degna cerimonia per introdurla. Attenta!: è furba come una volpe o notte mia...

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LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI. SPALLA A SPALLA CON L’ALBA

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

È tutto un procedere di sospiri in questa penultima notte di settembre. Ti immagino allagata di angustie amica mia. Ti immagino preda delle forze contrarie a te rivali perché predestinata ad alte sfere. Si sfidano per te gli dei. Con foga sfidano le stelle protettrici e tu sei triste per tali corsie di strada intersecate dentro il cuore. Ricorda…io ho l’ anima a te incrociata appena scesa dalla croce.
29 settembre 2024

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E quel “porca puttana” è già pomeriggio ci sta tutto in questa domenica. Mi sembra che a qualcuno stia scomodo un futuro sorpasso che sa di sorpresa. Ma io sto solamente scrivendo senza alcuna pretesa. Non passa da qui la redenzione dell’ anima. Ne sono sicuro. Non posso inventarmi altrimenti di quello che sono...

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LO SPECIALE “LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI”. VADO SOLITARIO

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SPECIALE LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

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Ho morso una pesca ed ecco il danno. Regia di Louis Malle. Stravisto. È che i dolori addominali non passano. Entrerei in altro personaggio per non più sentirli. Magari in un nuovo Adamo. Noooooo per una pesca un nuovo pomo. Domani chiamo il medico. Un po’ di pastina e una purga. Il purgatorio. Neanche nell’ Ade più profondo mi accoglieranno: stanotte puzzo di vecchio.
1 agosto 2024

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Il vespertino suffragare in un voto. Non sono efficace a farlo. Mi defilo. Il mio desiderare sta in un lunghissimo viaggio via mare. Testimoni le onde. E anche il vento, il sole e poi le stelle e la luna. Vado solitario? Nell’ assenza un’ anima dentro mi porto.
2 agosto 2024

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Vorrei un frinire di cicale per prendermi tutte le coccole del mondo...

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LE ODI DI LUDOVICO ANASTASI. “NELL’ESSERE POETA”

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LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

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Nell’ essere poeta le cadute. Questa fra quelle, lo anticipo. Ho speso l’ intera giornata in denunce. Cinema muto. E dire che siete fatti a immagine e somiglianza di dio. Il vostro. A cena ho consumato un pasto frugale. Il giusto prezzo da pagare alla salute. Non ho scuse, se devo vivere vivo. Mi giaccio mi sogno mi svuoto. E il vuoto davanti al mio turbamento. Con me e in me soffro l’ acceso dibattito. Non ho accesso al suo cuore e neanche al suo telefono. Cinque minuti ogni tanto, parecchio nel tempo e forse anche per sbaglio. Il gentile concesso, in ogni caso. Il gentile stacco. Che voglia di staccare stanotte amore mio.
11 agosto 2024

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Il volo del gabbiano. Il paradigma più stupido per instupidite menti. Gli uccelli dei rifiuti e del catrame...

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