Cultura e spiritualità

L’azione come “atto di parola” nel romanzo siciliano di Carlo Levi: Le parole sono pietre

A cura di Dario Stazzone

                                               Nihil amantibus durum est, nullus difficilis cupienti labor.

                                                                                              San Gerolamo, Lettera ad Eustochio

Carlo Levi

Carlo Levi

Nel 1955 venne pubblicato Le parole sono pietre, terza opera di Carlo Levi dopo Cristo si è fermato a Eboli e Paura della libertà. La vicenda redazionale annovera complesse ipostasi. L’avantesto va individuato nei reportages realizzati dallo scrittore nel corso degli anni Cinquanta, e tra essi il resoconto del primo viaggio siciliano del 1951 pubblicato presso “L’Illustrazione italiana” e la rivista di Max Ascoli The reporter, col titolo Gent...

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MA DI COSA STIAMO ANCORA PARLANDO?

copertina“I chiamati in causa sono i personaggi: Nico, Mike, Marvin, Ettore e Ivano, i quali si raccontano ognuno con le proprie vicende, rivelando in tal modo la capacità dell’autore nell’assumere molteplici maschere.”

A cura di Maria Cristina Torrisi

 “Lo stile del Cavallaro è fresco e moderno, con un taglio di “nuova generazione”, frutto di una prosa che si presenta come realistica finestra nel mondo attuale, aperta – anche intima – sicuramente ricca di personali esperienze e permeata di assoluta libertà. “

Cinque vicende da leggere tutto d’un fiato. Sembrano scene di un film realizzato a spezzoni. Si tratta dell’opera dell’avv...

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EVENTI IN BACHECA: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LE OMBRE DEL MALE”

Le ombre del male - copertina solo prima

Martedì 5 giugno 2013, alle 17.30, presso le librerie Cavallotto, Corso Sicilia n. 91 Catania, si terrà la presentazione del romanzo di Lorenzo Marotta ” Le ombre del male”.

Interverranno Gabriella Congiu Marchese e Francesco Peluso. Leggerà dei passi Maria Grazia Ardita.

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RECENSIONE “LE ALI DEL VENTO” (VERTIGO 2012 ROMA)

Copertina del libro

Copertina del libro

“Il lettore sente rinascere e crescere dentro di sé echi e memorie…”

 A cura di Rosario Musmeci

Aprire un libro, sfogliarlo, è sempre un’avventura, un avviarsi per sentieri inesplorati. Raccogliere il dono che l’Autore fa di sé, se non è uno stanco compilatore di pagine. Ecco questo libro di Lorenzo Marotta, arida modo pumice expolitus, per rifarci a Catullo (“appena uscito dalle mani del legatore, ancor fresco d’inchiostro”, diremmo noi). Del suo scritto mi appassiono e cerco di scavare alla scoperta dei suoi “perché”, di valori e significati. Mi è avvenuto di dire altre volte che questo è il bello, per la pagina scritta: non si può rimanere inerti, se è “vera”, e il lettore sente rinascere e crescere dentro di sé echi e memorie...

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A TU PER TU CON LORENZO MAROTTA, AUTORE DEL ROMANZO “LE ALI DEL VENTO”

A cura di Gabriella Barone

( Intervista realizzata per “Il Sentiero” di Grammichele)

– Perché ha deciso di dedicarsi alla scrittura? Da cosa nasce l’esigenza di comunicare agli altri il proprio “Io”?

R. Scrivere prima di essere un’idea è un bisogno. Un bisogno di comunicare, di dare forma a immagini, a dubbi, a paure, a sogni che sono dentro e premono per uscire, per essere rappresentate. Non sempre questo bisogno trova le condizioni favorevoli. Nel mio caso, pur avendo sempre scritto e collaborato con riviste e giornali, sentivo una certa incapacità a dispiegare in un romanzo l’insieme delle idee e dei sentimenti che sentivo dentro, non credevo nelle mie capacità. Avevo un ideale troppo alto del lavoro dello scrittore, rispetto al quale mi sentivo inadeguato e per questo bloccato...

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