I DOGI IN CARTOLINA

Collezionismo: dagli archivi storici Bohémien – Nuove Edizioni Bohémien – Gennaio 2014

PARTE PRIMA

A cura di Domenico Torrisi

Collezione privata del prof. D. Torrisi

…Una bellissima serie del 1903, composta di 24 cartoline policrome, c’ inviterà a conoscere i 120 Dogi di Venezia…

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Nel selezionare le varie cartoline della collezione, mi sono imbattuto in una serie riguardante la <Storia dei Dogi>. Sarà per dare continuità ad un “filone storico”, sarà per il fascino che queste coloratissime cartoline antiche emanano soprattutto ai cultori, ai collezionisti ed agli amanti del “bello artistico”, sta di fatto che, in questo mese, una bellissima serie del 1903, composta di 24 cartoline policrome, c’inviterà a conoscere i 120 Dogi di Venezia!

I primi “Duces” di Venezia furono magistrati bizantini. Il nome fu poi cambiato in “Doge” tra il IX e il X secolo. Le grandi famiglie patrizie del tempo cercarono di rendere ereditaria e vitalizia la carica che prima era assegnata, di anno in anno, dai rappresentanti dei sei rioni. Dopo l’elezione di due consiglieri ducali che impedivano, di fatto, una sovranità dittatoriale del doge (1032) ed il tentativo di una dinastia dogale da parte della famiglia Michiel (1096-1172), la carica divenne una magistratura cittadina. Il “Consilium Sapientium” o “Consiglio dei Savi”, composto di circa 35 membri che deliberavano sotto la presenza del doge, si formò nel 1143. Morto Vitale II Michiel, ucciso perché ritenuto responsabile del fallimento nella guerra dell’Egeo, fu eletto Sebastiano Ziani, l’uomo più ricco di Venezia. Per la prima volta, la designazione avvenne per opera di undici elettori.

Dal 1175, i poteri dell’assemblea popolare (placitum) e del Doge vengono meno a vantaggio del patriziato mercantile che dal 1323 sceglie i quaranta elettori del Doge in seno al Maggior Consiglio. Quello della Quarantia fu un nuovo consiglio comparso nel 1220 ad affiancare il Consiglio dei Savi, assorbiti ambedue come membri di diritto nel Maggior Consiglio. Nel 1268 è eletto doge Lorenzo Tiepolo in una procedura del Maggior Consiglio che prevedeva dieci passaggi alternativi di elezione e di sorteggio. Nel 1297 il Maggior Consiglio con la sua storica “serrata” ammette solo le famiglie presenti da almeno quattro anni in seno al Consiglio stesso. L’eslusione dei nuovi ricchi borghesi portò alle congiure del 1300 e del 1310 per rovesciare il potere del Doge. Nel 1323 l’accesso al Gran Consiglio divenne ereditario ma, ciò non ostante, nel 1355, si ebbe un’altra congiura ordita dal doge in carica, Marin Faliero, che fu decapitato. Da allora, fino al 1797, le cariche furono date solo a dogi appartenenti a famiglie patrizie di un certo lignaggio e con cospicue ricchezze.

Fig.1: Paoluccio Anapesto (697-717), Marcello Tegalliano (717-726), Orso Ipato (726-737), Teodato Ipato (742-755).

Fig. 1

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Fig.2: Domenico Monetario (756-764), Maurizio Galbaio (764-787), Giovanni Galbaio (787-804), Obelerio Antenoreo (804-810), Angelo Partecipazio (810-827).

Fig. 2

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Fig.3: Giustniano Partecipazio (827-829), Giovanni  Partecipazio I (829-837), Pietro Tradonico (837-864), Orso I Partecipazio (864-881), Giovanni  Partecipazio II (881-887).

Fig. 3

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Fig.4: Pietro Candiano I (887-887), Pietro Tribuno (888-912), Orso Partecipazio II (912-932), Pietro Candiano II (932-939), Pietro Partecipazio (939-942).

Fig. 4

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Fig.5: Pietro Candiano III (942-959), Pietro Candiano IV (955-976), Pietro Orseolo (976-978), Vitale Candiano (978-979), Tribuno Memmo (979-991).

Fig. 5

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Fig.6: Pietro Orseolo II (991-1008), Oto Orseolo (1008-1026), Pietro Centranigo (1026-1032), Domenico Flabanico (1032-1042), Domenico Contarini (1042-1070).

Fig. 6

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Fig.7: Domenico Selvo (1071-1084), Vitale Falier (1084-1090), Vitale Michiel (1090-1102), Ordelafo Faliero (1102-1116), Domenico Michiel (1117-1129).

Fig. 7

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Fig.8: Pietro Polani (1130-1148), Domenico Morosini (1148-1155), Vitale Michiel II (1156-1172), Sebastiano Ziani (1172-1178), Orio Mastro Pietro (1178-1192).

Fig. 8

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Fig.9: Enrico Dandolo (1192-1205), Pietro Ziani (1205-1229), Iacopo Tiepolo (1229-1249), Marin Morosini (1249-1252), Renier Zen ( 1252-1268).

Fig. 9

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Fig.10: Lorenzo Tiepolo (1268-1275), Jacopo Contarini (1275-1280), Giovanni Dandolo (1280-1289), Pietro Gradenigo (1289-1311), Marin Zordi (1311-1312).

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Fig.11: Giovanni Soranzo (1312-1328), Francesco Dandolo (1328-1339), Bartolomeo Gradenico (1339-1342), Andrea Dandolo (1342-1354), Marin Faliero (1354-1355).

Fig. 11

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Fig.12: Giovanni Gradenico (1355-1356), Giovanni Delfino (1356-1361), Lorenzo Celsi (1361-1365), Marco Cornaro (1365-1367), Andrea Contarini (1367-1382).

Fig. 12

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