L’ IMPORTANZA DELLA GHIANDOLA TIROIDEA E LA SUA FUNZIONE

“Gli ormoni tiroidei secreti dalle cellule tiroidee, capaci di esercitare effetti particolari fisiologici e biochimici su organi specifici, sono la tiroxina e la triiodotironina.”

Senza titolo-3La ghiandola tiroide è situata nella regione anteriore del collo ed ha la caratteristica forma di farfalla con le ali, i lobi tiroidei, ed il corpo, l’istmo della tiroide. Produce ormoni importantissimi per l’organismo che vengono immessi direttamente nel sangue. Tali ormoni, una volta immessi nel circolo sanguigno, permettono all’organismo di regolare l’attività cardiaca, la temperatura corporea, la funzione respiratoria etc. Gli ormoni tiroidei secreti dalle cellule tiroidee, capaci di esercitare effetti particolari fisiologici e biochimici su organi specifici, sono la tiroxina e la triiodotironina. La tiroxina è composta da iodio e tirosina ed è meglio conosciuta come T4; la triiodotironina, che rappresenta il 10% degli ormoni prodotti dalla tiroide, è conosciuta come T3. Tali ormoni agiscono sul metabolismo dei carboidrati e sulla sintesi delle proteine, sulla mobilizzazione del tessuto adiposo, sul controllo del peso corporeo, sul colesterolo e sui lipidi.

Senza titolo-4Spiccata azione sulla forza contrattile del muscolo cardiaco, regolano la frequenza e la profondità del respiro; hanno anche un notevole effetto sul sonno e sull’attività secretoria dell’apparato gastrointestinale e sulle altre ghiandole endocrine. Da tutto quello che abbiamo elencato ne scaturisce che una qualsiasi disfunzione nell’equilibrio ormonale tiroideo, sia in eccesso che in difetto, modifica la funzionalità di tutti questi organi bersaglio.

I noduli tiroidei sono il riscontro più frequente nell’ambito delle endocrinopatie. Possono essere unici o multipli. Molto spesso il riscontro casuale di noduli tiroidei non palpabili è legato al sempre più diffuso utilizzo della ecografia nella regione cervicale o in corso di esame doppler dei vasi sovraortici. Sono più frequenti nel sesso femminile e nelle aree a carenza di iodio. Solitamente vengono facilmente palpati noduli che abbiano già raggiunto dimensioni attorno al cm. I sintomi riferiti dal paziente vanno dall’assenza totale di sintomi (tiroidi normofunzionanti con noduli di piccole dimensioni) a sintomi di compressione sulle strutture del collo nei casi di voluminosi noduli tiroidei(compressione sulla trachea o sui grossi vasi del collo). Essi possono essere normofunzionante o iperfunzionanti. La valutazione della funzionalità tiroidea inizia con il dosaggio dell’ormone tiroideo( TSH) ed il dosaggio degli ormoni tiroidei liberi( FT3-FT4). La valutazione morfologica tiroidea viene data dalla ecografia. La ecografia è una metodica strumentale non invasiva, è l’esame principe nella diagnostica dei noduli della tiroide e ci permette di evidenziare noduli tiroidei anche di piccole dimensioni e di darci utile informazione sulle caratteristiche morfologiche(dimensioni, margini,vascolarizzazione forma ecogenicità). Per quanto riguarda la funzionalità possono essere noduli caldi o noduli freddi che vengono studiati mediante esame scintigrafico. Il nodulo freddo è quello che verrà sicuramente sottoposto ad agoaspirato per stabilire la natura benigna o maligna. L’agoaspirato è una importate metodica per distinguere la natura dei noduli, eseguibile ambulatorialmente, la cui percentuale di successo dipende moltissimo dall’operatore e dal citologo.

Il risultato citologico potrà dare esito benigno o maligno. Nella seconda ipotesi il paziente dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico di tiroidectomia totale con asportazione dei linfonodi paratracheali  e del mediastino superiore, seguite da trattamento radio metabolico se ci sono le condizioni di doverlo eseguire. Nel caso di benignità si possono fare dei controlli ecografici periodici e dosaggio degli ormoni tiroidei se i noduli sono di piccolissime dimensioni. Se i noduli sono di varie dimensioni o se nel tempo si assiste ad una crescita volumetrica e numerica allora si dovrà prendere in considerazione l’ipotesi dell’intervento chirurgico. Il paziente avrà una convalescenza piuttosto rapida,in quanto il giorno dopo sarà dimesso dall’ospedale e dopo 15 giorni riceverà l’esame istologico.

Romilda Masucci