25 novembre, le Odi: Rosso

Le Odi
A cura di Graziella Torrisi
La tua vita è cambiata,
brillano i tuoi occhi di luce nuova,
la tua energia si rinnova,
ti sei innamorata!
Non pensi né parli più al singolare,
il tuo vivere è un fine da coronare.

Significato-del-rosso
Hai trovato l’amore.
Aleggiano sogni dorati,
vedi i tuoi passi
segnare luoghi incantati,
una favola,
per amanti appassionati.
Estasiata,
sorridi quando stringi al tuo seno
quel biglietto con scritto “Ti amo”,
contempli
quel variegato bouquet, il primo,
t’inebria dei fiori
l’intenso profumo,
naturali fragranze di aria pura,
sospirato benessere
che ti rende sicura.
Rosso è il fuoco della tua passione,
sei ardore,
sei fiammante Dea
per il tuo grande amore.
Rosso è quel tuo fluente vestito di seta,
indossato per la prima uscita.
Eri elegante, attraente,
tutta per l...

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Ugo Foscolo consacra la penna scrivendo le 67 lettere di Jacopo Ortis

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RECENSIONI
A cura di Sara D’Angelo

La letteratura italiana annovera molti romanzi epistolari consegnati al mondo da autori di stesure immortali. Ugo Foscolo, uno dei principali scrittori del neoclassicismo e del preromanticismo, consacra la penna scrivendo le 67 lettere di Jacopo Ortis, facendone un capolavoro mai imprigionato dalla polvere del tempo.

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Il romanzo, prima opera epistolare della letteratura italiana, venne pubblicato per la prima volta a Milano nel 1802. Successivamente fu edito a Zurigo nel 1816 e a Londra nel 1817.
Chiaramente ispirato al Werther di Goethe, l’Ortis di Foscolo ha però una sua unicità che lo distingue dall’opera tedesca. La vicenda amorosa non è l’unico nutrimento del romanzo, il protagonista si muove dentro
un appassionato confronto con l’ideale po...

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LE ODI

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LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

L’ATTESA

Dovresti tornare come madre sollecita al tuo nido. Nei secoli dei secoli inascoltato ripetuto richiamo. Non far si che l’ultimo degli appelli sia il piu’ disperato. All’Io Sono Colui che E’, non fa stile trovare vuoto il suo nido.

FEROCE INSONNIA

Mi ci vorrebbero tavolozza, pennelli, colori e tela. Scrivere non basta, non rende l’idea esatta, non fa giustizia dello stigma. Nemmeno una foto sarebbe veritiera, ne’ possiedo una buona macchina fotografica. Che scena stupida! Io i chicchi d’uva, il trancetto con nutella, le volute di fumo delle sigarette e la verita’, quella vera, a me stesso ignota. Ditemi: quale la penna per tanta ignominia? Forse sarebbe meglio prendere tutto, la morte stessa, la sua idea, molto alla larga.

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E appoggiato alla...

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Charles Baudelaire, d’estro vagabondo viene dai confini del mondo. Dopo 162 anni, tra realtà e fantasia

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Memorie di un personaggio
A cura di Rosalda Schillaci

“Les Fleurs du Mal”, l’opera più famosa del poeta Charles Baudelaire, (1821-1867), continua a riservare ancora sorprese. Dopo 162 anni dalla prima pubblicazione, accadono effetti misteriosi e magici, trasportati nel tempo. I magnifici ingredienti di una storia, rendono sacri termini di un’agnizione profonda e rivelatrice.

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“O Bellezza, da dove vieni, dal cielo profondo o
sorgi dall’abisso? […]
Nell’occhio hai l’aurora ed il tramonto […]
Ma tu sorgi dal nero abisso oppure scendi dalle stelle? […]
-Inno alla Bellezza –

La scoperta è movimento avvolgente. Magnifico esempio di Lazzaro risorto. Domina una calligrafia che si dispiega nella realtà brulicante di sorpresa.

“Ricordati che il tempo è un avido giocatore...

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Trenta anni senza Sciascia

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Memorie di un personaggio

A cura di Rosalda Schillaci

Trenta anni senza Sciascia. “Una certa attenzione questa terra, questa vita, la meritano”.

Tra una folla di scrittori seduti su certezze, le grandi aquile svettano tra i dubbi. Nel movimento è difficile metterli a fuoco, occorre trattenere il fiato per fissarli nitidi sulla carta.

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“Gli occhi di Sciascia sono monadi chiuse che hanno visto tutto”, così il grande Gesualdo Bufalino, ha voluto seguire le linee guida dello sguardo su Leonardo Sciascia.
Così, noi proviamo a immaginarne l’entusiasmo in orizzonti ampi, cieli poco battuti da altri.
I manoscritti del grande autore pare vederli, quasi muovere da Racalmuto, Sicilia, verso Torino. Accolti nelle candide stanze dell’Einaudi in via Biancamano nel 1960...

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