La posta del cuore – Nuove Edizioni Bohémien – Febbraio 2014
A cura di Maria Pia Basso
“Carpe diem, quam minimum credula postero”, tuonava il poeta Orazio nelle sue “Odi”, e tuona ancora adesso quando ci soffermiamo a notare lo scorrere del tempo, aggrappandoci a quel presente che va economizzato, quasi rapito, per non cadere nel rimpianto e nel rimorso di “non aver fatto, quando si sarebbe potuto”. La “filosofia” del poeta latino rimanda all’idea che solo sul presente devono concentrarsi le azioni dell’uomo; perché è solo l’oggi che ci è consentito conoscere. Traspare un godimento sereno del tempo attuale, espressione della libertà di agire dell’uomo, privata dai condizionamenti di un futuro non codificabile, poiché incerto e, quindi, sottratto a qualsiasi previsione realizzabile...
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