RAGAZZI IN MASCHERA: IL FUTURO DI UN CARNEVALE

1487935892000

RECENSIONI ED EVENTI
di Antonino Leotta

1487935892000
Quattro “Gruppi Mascherati” di alunni, dodici tra “Testoni” e “Maschere” realizzate da una nuova generazione di artigiani, canti e balli in Piazza, animati dal gruppo musicale “Te le ricordi Tu”, hanno caratterizzato il “Giovedì grasso” del più bel carnevale di Sicilia ad Acireale. Una svolta, già annunziata nei programmi, che assume un significato tutto da scoprire.

1487935892000
Il carnevale acese si è distinto, nella sua storia, anche per una viva partecipazione popolare. Accanto alla maestosa sfilata dei superbi carri allegorico-grotteschi e alla signorile presenza della macchine infiorate, ad animare le serate nelle vie e nelle piazze, si muovevano chiassosi gruppi mascherati e originali maschere isolate.

1487935892000

Consegnare alle nuove generazioni il compito di vivacizzare un Carnevale diventa un obiettivo indispensabile. Mentre si assottiglia nel numero e si ritrova impegnata nell’approccio con nuove tecniche tecnologiche, la nuova generazione dovrà caricarsi della responsabilità di arricchire di contenuti e forme diverse gli eventi di sempre. Un passato carico di aspetti positivi che va rilanciato per un futuro migliore. I ragazzi devono farlo proprio. Amarlo, questo Carnevale.
Anche questo passaggio che si consuma nel proporre un nuovo aspetto del “giovedì grasso”, deve segnare una svolta generazionale indispensabile per una sicura crescita. Avanzando nell’età, questi ragazzi dovranno favorire lo sviluppo di tradizioni che custodiscono un valore. Che potrà rivalutarsi nella misura in cui essi assumeranno l’impegno di un coinvolgimento. Passerà del tempo, ma queste prospettive dovranno piazzarsi con stabilità nell’agenda.

received_10208343243765246

Il tema della serata di ieri “giovedì” racchiudeva già in sé un alto significato simbolico: “I Popoli del Mediterraneo”. Perciò abbiamo visto sfilare ed esibirsi in Piazza Duomo gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Vigo Fuccio La Spina” con una numerosa presenza di un popolo di Egizi che, sotto l’occhio superbo e attento del Faraone, si sono lasciati ammirare nei loro splendenti costumi, nelle loro raffinate danze e nella svariata presenza di guerrieri, ancelle e servi di una gloriosa civiltà.

Ma, subito dopo quella preziosa civiltà, ecco apparire la robusta presenza della civiltà Romana. Il Primo Istituto Comprensivo, Plesso “Pasini”, di Acireale ci ha offerto imperatori e Consoli, legionari, poeti e uno stuolo di ancelle romane, in costumi molto curati nei particolari che hanno marciato, danzato e scambiato sorrisi con tanta gente. Persone che hanno un gran voglia di sognare speranze nuove per questi ragazzi del domani.
Il panorama si apriva, poi, verso le “nuove” civiltà: il popolo spagnolo con caratteristici costumi, danze e tradizioni, ottimamente rappresentato dai bambini delle primarie del Comprensivo “Paolo Vasta”, ha fatto rivivere toreri e dame dai meravigliosi costumi tradizionali. Applauditissima la loro danza in piazza.
Infine, la presenza festosa dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo della città di Mascali, ha dato un tocco particolare alla serata. Una originalissima “Banda dei Pupi” accompagnata da ragazze in splendidi costumi, ha lanciato nel circuito melodie popolari e brani appositamente composti. Una scuola veramente viva quella di Mascali.
L’esperienza, infine, delle opere in cartapesta curate da ragazzi con proposte di temi di grande attualità e la rassegna delle sigle e dei motivi tratti da vari “cartoni animati”, ha vivacizzato la serata in piazza.
Anche se questa prima esperienza di reinventare il pomeriggio del giovedì nel Carnevale di Acireale richiede degli accorgimenti migliorativi (quali, ad esempio, l’utilizzo dello schermo gigante per fare ammirare le esibizioni dei vari gruppi e la presenza di qualche banda in più durante il circuito), essa si propone per puntare su un promettente coinvolgimento di famiglie e persone attraverso la viva presenza dei ragazzi.
E mi piace concludere questo interevento con una immagine simbolica: dietro il gruppo dei suoi “alunni in maschera”, la maestra Marcella regolava pazientemente il movimento della lunga corda che, con la presenza di genitori e insegnanti, proteggeva i ragazzi in mezzo alla folla. Provare a lanciare questi ragazzi nella vicenda umana dell’oggi, porterà a sciogliere, in un domani, quella corda per spingerli ad affrontare la danza della vita con una maturità responsabile. Che va preparata oggi. Anche attraverso un Carnevale tra la gente.