Utopie per Catania, Alessandro Vucetich un ingegnere immigrato

Memorie

A cura di Rosangela Antonella Spina

 

Editoriale Agorà 2015

 

Copertina Vucetich bisQuesto lavoro è la storia di Alessandro Vucetich ingegnere a catania, ma potrebbe avere un altro sottotitolo: “Dal Sacrario del Monastero dei Benedettini alle arterie sotterranee di Catania”. Una parabola che mostra il breve, ma intenso e variegato percorso dell’ingegnere Alessandro Vucetich nella città etnea. Un percorso che si distribuisce dall’antico all’avveniristico. Abbiamo reperito, in effetti, alcuni materiali, tra cui uno scritto conservato da Antonino Leonardi, la pubblicazione inerente alle Arterie sotterranee di Catania scritta da Vucetich nel 1926, che qui è riproposta in appendice.  In effetti,  Antonino Leonardi con le sue ricerche “certosine” permette di scoprire aspetti inediti di una Catania che pensavamo di conoscere.

Durante il percorso, i contatti con la famiglia Vucetich, con alcuni studiosi, e i rinvenimenti casuali, hanno arricchito il corpus delle informazioni, permettendo così di tracciare questo sintetico profilo, di un ingegnere poco conosciuto a Catania ma che, pur soggiornando per breve tempo (neanche cinque anni in totale), ha lasciato a nostro parere delle tracce significative.

L’approfondimento della ricerca è stato generato da alcuni studi sulla città di primo Novecento e dei suoi protagonisti, ma indubbiamente, è proseguita anche per la particolarità del personaggio, che ha suscitato in noi curiosità e interesse. Si è così tracciato un quadro sintetico sulla città dei primi decenni del Novecento, in cui si inserisce vivacemente il Nostro, ed abbiamo poi sviluppato una breve biografica sull’ingegnere, corredandola anche di informazioni non propriamente “catanesi”. Il prologo di Antonino Leonardi arrichisce il testo di spunti vivaci, che ci fanno immaginare con la fantasia il cammino dell’ingegnere nella città etnea. Non a caso, nel titolo, è stato inserita la dicitura: “Ingegnere immigrato”, in quanto, in un percorso al contrario, in anni che per la Sicilia erano stati di forte emigrazione sia per motivi bellici che lavorativi, abbiamo avuto il piacere di ospitare un personaggio illustre e molto vivace dal punto di vista intellettivo, che ha senza dubbio arricchito la nostra città di elementi originali. Il testo prosegue, infatti, con un’analisi dei sei progetti (la palazzina Vucetich in viale XX Settembre, il palazzo di giustizia, la città giardino di Belsito, il Sacrario dei Caduti al monastero dei Benedettini, le Arterie sotterranee, il nuovo Grande Macello di via Zurria) sia realizzati che non realizzati, che Vucetich ha predisposto per Catania. Dei sei progetti, il più particolare e avveniristico è sicuramente quello previsto per le “Arterie Sotterranee”, un sottopasso (cosiddetto traforo) tra le vie Sangiuliano e Santa Maddalena, per il quale prevede sia una veste architettonica che le notevoli opere tecniche per la sua realizzazione.

Quattro Canti a Catania progetto ing. A.Vucetich.

Quattro Canti a Catania progetto ing. A.Vucetich.

È stato possibile sviluppare questa pubblicazione grazie al materiale conservato presso l’Archivio del Museo della fabbrica del Monastero dei Benedettini, messo a disposizione da Officine Culturali, e della famiglia Vucetich per le notizie biografiche ed il materiale iconografico, in particolare per le foto storiche ed alcune notizie totalmente inedite.