LE ODI

LE ODI

A cura di Ludovico Anastasi

 

NOTTURNA PIOGGIA

Scorra benedetta lungo le strade, santo giunga il ticchettio alle orecchie. La si immagini lieta, gioviale, battesimo che lava colpe mai del tutto espiate nell’attesa di liberarci da rancori impedenti gli abbracci. La verita’ degli ardori sta nei corpi tremanti, nei santi umori copiosi. Scenda piu’ forte a stordirci le ansie, i mille dubbi sul cosa sara’ se riveliamo gli amori segreti.

 

SIDERALI DISTANZE

Perche’ fra di noi non ci fu mai la comunione di spiriti che sta sempre fra figlio e padre? Io non fui prodigo: non andai per tornare. Ti stetti, alla fine, vicino, abbassandoti le palpebre. Sempre si narra delle incomprensioni fra genitori e figli. Noi due esagerammo, in noi stessi, ambedue mutilati.

 

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Il PREZZO DA PAGARE

C’e’ da pagare un prezzo ad esser poeta. Cosi’ se in quest’ora muta non faccio poesia, lascio che sia, e con paura, l’arido che e’ in me a dettar vita.

 

SOMMO DUBBIO

E chissa’ se mi sara’ piu’ accettabile, fra un po’ o fra millenni, dopo aver fatto colazione, costante muovermi in quadri al nulla appesi, il rigido sagomare della morte.

 

NUOVO GIORNO

Non profanarmi il da venire accadimento con la mestizia mia solita, la meraviglia apparsa nella sicumera di quel qualcosa che altro di me insinua, questa gemma spuntata nei giorni quando si mormora dell’assurdo cogliere nuova rosa.