LA “RIVOLUZIONE GENTILE” DI BRUNELLO CUCINELLI

EVENTI

A cura di Maria Cristina Torrisi

Dall’economia all’Umanesimo, il convegno con lo stilista italiano ha ispirato una visione concreta per un futuro in cui etica e sostenibilità sono il motore del cambiamento.

IMG-20251005-WA0138

Dignità del lavoro, rispetto per l’individuo e  ricerca di un rapporto armonioso tra profitto e filantropia: sono queste le componenti essenziali messe a fuoco dal cav. Brunello Cucinelli nell’incontro “Torniamo all’Umanesimo”, svoltosi ieri nella gremita Basilica Collegiata di San Sebastiano.

IMG-20251005-WA0139

Lo stilista italiano ha parlato della necessità di un ritorno all’essenza dell’umanesimo, unendo la cultura classica con la tecnologia moderna per costruire un futuro di prosperità non solo economica, ma anche morale e spirituale.

Nel suo sapiente discorso, uno sguardo è stato rivolto anche ai giovani, chiamati a sperimentare un Nuovo Umanesimo.

IMG-20251005-WA0137

<<Abbiamo bisogno di un mondo migliore per guarire dal male dell’anima – ha affermato. –  E’ importante ritrovare l’equilibrio, ritornare a parlare con  il Creato ed aver rispetto per tutti, poiché la dignità vale più di un pezzo di pane>>. Parole forti ed essenziali, che hanno proposto un’etica ed una cultura centrate sulla solidarietà umana, sulla cura dell’ambiente e sul rapporto equilibrato con la tecnologia.

Una visione dall’impronta rinascimentale quella di Brunello Cucinelli, che pone la persona al centro dell’universo aziendale. Per cui, l’impresa deve servire l’uomo, non il contrario. Il profitto, nella sua visione, non è il fine ultimo, ma il mezzo necessario per sostenere e far fiorire il progetto umano, così come da lui spiegato: <<Credo fermamente che l’essere umano debba essere posto al centro di ogni progetto, e che il profitto sia un mezzo per generare valore per l’intera comunità. Il vero successo si misura in termini di dignità, bellezza e armonia che l’azienda riesce a generare>>.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Bellini, supportato dal Comune di Acireale e promosso dalla Regione Siciliana, Assessorato Beni Culturali Identità Siciliana, ha rappresentato un’importante spunto di riflessione sulla “filosofia d’impresa” di Cucinelli, nato a Castel Rigone (Perugia) nel 1953, noto per aver fondato l’azienda di moda, Brunello Cucinelli S.p.A., che si è affermata a livello internazionale per lo stile dei suoi pregiati capi, riconoscibili per l’eleganza senza tempo.

<<Brunello Cucinelli ci dà testimonianza del ruolo cruciale dell’essere umano nell’impresa moderna e del capitale umano che trasmette alle aziende che collaborano con lui. – ha affermato il sindaco Roberto Barbagallo.
Il Presidente della Fondazione Bellini dott. Mattia Pennisi ha così commentato: <<Ringraziamo Brunello Cucinelli e tutto il suo Ufficio Comunicazione per la collaborazione durata mesi e per il forte interesse dimostrato verso gli obiettivi della Fondazione Bellini. E’ stata un’occasione preziosa per Acireale e che per questo è stata colta molto volentieri. Adesso siamo certi che il cav. Cucinelli racconterà di noi in giro per il mondo!>>.
L’evento, condotto dal dott. Antonello Piraneo, Direttore del quotidiano La Sicilia, e aperto dal trio d’Archi dell’Associazione musicale Ernico Simbruina, composto da Francesco Mariozzi, Andrea Timpanaro e Samuele Panetta,  che hanno accompagnato il soprano Eleonora Pisano, ha visto l’intervento di insigni personalità giunti a dare la loro testimonianza sull’importanza dell’etica sul lavoro. Presenti infatti:  l’on. Salvo Tomarchio, Segr. Commissione Attività Produttive ARS; il dott. Michele Faro, CEO Piante Faro; Rosario Leotta Presidente Regionale CNA, Moda Calzature, Pelletterie e Pelliccerie, Titolare Le Panier Srl.

L’incontro, che ha inoltre puntato sui temi quali: rapporto tra profitto e dono,  restauro del patrimonio culturale e importanza dell’educazione nelle arti e nei mestieri, si è concluso con la consegna dello stemma della Città di Acireale a Brunello Cucinelli da parte del sindaco Roberto Barbagallo.