Acireale, Festival del teatro scolastico. La econda tappa

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RECENSIONI ED EVENTI

A cura di Antonino Leotta

Oggi lunedì 22 maggio in scena la seconda giornata di recite del FESTIVAL DEL TEATRO SCOLASTICO ad Acireale.
Il CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) ha presentato quest’anno al Festival del Teatro Scolastico tre lavori preparati dagli alunni di tre “Sedi” diverse dell’Istituto:
1. La Sede di GIARRE ha riassunto nel titolo dell’opera la preziosissima ricerca realizzata e, soprattutto, ha offerto una meravigliosa prestazione recitativa che si è fatta espressione di momenti di vita vissuta. Il titolo: “C’era una volta il paese dei noi”.
Gli attori ci hanno invitati a cogliere il nostro modo di relazionarci ponendo in piano esclusivo la nostra personale presenza: usiamo l’io, il tu, il lui. Preferiamo prendere le distanze da ogni altro. Ci manca la dimenisione dell’insieme. Basta guardare il riflesso di me stesso in uno specchio e capire che io sono l’altro. E io e l’altro –insieme- siamo il “noi”. E’ successo, infatti, che, eliminando gli altri abbiamo tolto loro il diritto al lavoro, all’istruzione, alla casa: il diritto alla vita. Spesso siamo convinti che gli altri vengano a rubare il nostro futuro. E diffondiamo un interrogativo: “perché non se ne stanno a casa loro”?

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Abbiamo capito che gli attori sulla scena rappresentavano se stessi. Quasi tutti hanno raggiunto la nostra terra su un barcone e sono persone che guardavano dall’altro lato il nostro stesso mare. Ci hanno chiesto di scegliere insieme di “aiutare la vita” e, in chiusura, ci hanno proposto il testo di We Are the World, un inno all’amore e alla fratellanza e ciascuno ha ripetuto i versi nella lingua conosciuta. Poi, l’hanno cantato insieme:
Noi siamo il mondo,
noi siamo i bambini
noi siamo quelli che un giorno
renderanno il giorno più luminoso
quindi cominciamo a donare…
Di seguito i nomi degli alunni partecipanti: Ahamed Md Redoy, Balde Sane, Barghouthi Mohamed Ali, Ben Othmen Braim, Ben Othmen Khalil, Daaboub Rania, Daaboub Ranim, Ez Zairi Nouhaila, Gammino Maria Teresa, Jatta Sajkoy, Noor Afsar Fahim, Nyamandele Jiunior, Ompad John Bernard, Palella Carmela Paola.
Docenti Referenti: Bosco Lidia e Di Pino Alessandra.
2. La Sede di ADRANO ha affrontato “la condizione femminile in Iran e in Afghanistan”. Due i momenti della loro ricerca e del loro approfondimento. Anzitutto hanno proposto alcuni testi di scrittori che hanno trattato l’argomento e alcune interessanti opere cinematografiche. Coinvolgente la lettura di brani di “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini che descrive la situazione di Marian o i versi di Nadia Anjuma in “Il diritto di gridare”o la storia di Carmelina di Dacia Maraini in “Passi affrettati”.
Poi, la stringente carrellata si conclude con l’episodio recente di Masha Amini, uccisa dalla Polizia Morale perché indossava male il velo facendo sporgere ciocchi di capelli. La sua morte ha generato ripetute proteste non soltanto in Iran. Il cantate iraniano Shervin Hajipour ha composto la canzone “Baraye” che è stata definita “L’inno delle proteste in Iran nel 2022”. Il motivo musicale ha concluso la recita del gruppo.
Gli alunni partecipanti: Alessandra Petrescu, Grazia D’Agostino, Maria Grazia Bua e Fardina Qarteri.
Docenti referenti: Cristina Spinella e Carmela Lavenia.
3. La sede di PATERNÒ ritorna a “Chi è di scena” con un classico scegliendo di proporre “La patente” di Luigi Pirandello.
Il testo abbastanza noto rivela, ancora una volta l’estrosità di Pirandello che, sempre alla ricerca di una identità esistenziale per i suoi personaggi, segue il percorso contorno di un consolidato “iettatore” in cerca di una soluzione di vita.
Facendo le debite ma sofferte considerazioni, il soggetto in questione decide di cogliere l’opportunità di una specializzazione che gli assicuri un sostentamento per lui e per la famiglia. Punta alla “patente” di jettatore che potrà essere coseguenziale a una sentenza di condanna nei suoi confronti. Non per la malasorte che genera la sua presenza ma per la querela che sporge a chi lo ha diffamato. Che ha proprio ragione di farlo, mettendo in giro una indiscussa verità: la sua potente qualità di jettatore.
“Tutti, tutti ci credono -affermerà il convinto responsabile- e ci son tante case da giuoco in questo paese! Basterà ch’io mi presenti; non ci sarà bisogno di dir nulla. Mi pagheranno per farmi andar via! Mi metterò a ronzare intorno a tutte le fabbriche; mi pianterò innanzi a tutte le botteghe; e tutti, tutti mi pagheranno la tassa, lei dice dell’ignoranza? io dico della salute! Perché, signor giudice, ho accumulato tanta bile e tanto odio, io, contro tutta questa schifosa umanità, che veramente credo d’avere ormai in questi occhi la potenza di far crollare dalle fondamenta una intera città”!
Gli alunni partecipanti: Rapisarda Enza, Rosa Antonio, Ciranna Giusi, Tortomasi Agata, Corallo Rosa, Luca Domenica e Orto Agata.
Docente referente: Antonio Rosa.