COGLIERE “L’ATTIMO” CON SENSO DI RESPONSABILITA’

La posta del cuore – Nuove Edizioni Bohémien – Febbraio 2014

A cura di Maria Pia Basso

download“Carpe diem, quam minimum credula postero”, tuonava il poeta Orazio nelle sue “Odi”, e tuona ancora adesso quando ci soffermiamo a notare lo scorrere del tempo, aggrappandoci a quel presente che va economizzato, quasi rapito, per non cadere nel rimpianto e nel rimorso di “non aver fatto, quando si sarebbe potuto”.  La “filosofia” del poeta latino rimanda all’idea che solo sul presente devono concentrarsi le azioni dell’uomo; perché è solo l’oggi che ci è consentito conoscere. Traspare un godimento sereno del tempo attuale, espressione della libertà di agire dell’uomo, privata dai condizionamenti di un futuro non codificabile, poiché incerto e, quindi, sottratto a qualsiasi previsione realizzabile. Ma non è un invito a fare razzia di tutte le opportunità che si presentano nella nostra vita, bensì a selezionare quelle maggiormente edificanti del nostro essere e del nostro divenire. Non dobbiamo considerare il “cogliere l’attimo” come l’acchiappare tutto a tutti i costi in nome della precarietà dell’esistenza, la durata del cui scorrere non ci è dato conoscere.

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Vivere il presente, ma sempre con maturità e attenzione. Sfruttare le occasioni e farle fruttare, destinandole alla costruzione, non scellerata, del nostro Io. Impegnarsi, oggi, per realizzare il nostro domani migliore. L’azione, scaturente dall’occasione che si presenta, va spronata da un moto di orgoglio e di coraggio che ci spinge a fare e a non restare inermi, aspettando che gli eventi mutino il corso delle nostre giornate. Un incitamento, pertanto, a scendere in campo e non  stare in panchina consentendo che altri giochino per noi. Cogliamo quest’attimo, ponderandolo, però, con senso di responsabilità. Perché se il presente è nelle nostre mani, il futuro deve essere già nelle nostre menti.