VISITA AL MULINO PRIMO PASSO

Mulino Primo Passo

Mulino Primo Passo

A cura di Giuseppe Schermi

 “Il mulino ha l’orgoglio dell’esperienza senile e cerca finanziatori che tornino a far girare la ruota maestra. Nel frattempo egli torna a ripetere oggi come ieri: ‘son Mulino Primo Passo, chiddu ca pozzu fazzu!’”

Un mulino ad acqua del Settecento, per cui il tempo si è fermato agli anni ’60, momento in cui l’ultimo mugnaio andò in pensione vinto dall’era industriale. Un limoneto centenario, le cui radici si sollevano dalla terra come catene montuose dal mare, contro le credenze agronomiche e la selezione in laboratorio di varietà globalizzate. Ed un campo di grano biologico, dove la spiga lotta con le altre erbe testa a testa a chi tocca per prima l’azzurro del cielo...

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Mucha: l’artista patriota

mucha 0A cura di Alba Maria Massimino

“Una fama già predetta da Sarah Bernhardt. L’attrice non si sbagliava: il 5 giugno del 1897 si inaugurava presso il Salon Des Centes una esposizione di 448 pezzi a firma dell’autore…”

Parte Seconda

Nelle lunghe assenze dalla Boemia e dalla Moravia, durante venti anni, la situazione (dell’indipendenza) si era evoluta.

Non c’era più bisogno di ricorrere ai simboli e alle allegorie per parlare della situazione riguardante l’indipendenza nazionale.

Dal 1904 al 1913 ben sei volte andò in America, dapprima invogliato dalla baronessa Rothschild, in quanto si accorse che la critica francese non apprezzava  e non capiva l’esistenza dell’artista nei confronti della propria Patria.

In America l’aspettava la gloria con conseguenze di offerte di co...

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LA POSTA DEL CUORE

cupido 1A cura di M. Pia Basso

Conoscevo da piccola una bambina della mia stessa eta’ che, ogni pomeriggio, era costretta dalla madre a studiare il pianoforte. Controvoglia e, quindi, senza entusiasmo alcuno.
Perché questo riferimento?
Per via delle molteplici domande che hanno come sfondo la stessa problematica, perché di problema, credo, si tratti: impiegare i figli, nella realizzazione dei nostri sogni infranti!
Questa idea di veicolare sui nostri discendenti le proprie passioni represse o soffocate in parte, non si concilia con il concetto di identità, insito in ogni essere umano.
Concetto che esprime pienamente il significato di un’attribuzione lecita, legittima, assolutamente giustificata, di una personalità propria e ben definita, appartenente all’essere umano, forse, anche prima della n...

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RICORDI FOTOGRAFICI

 Collezione di Sebastiano D’Aquino

cornice 1

ricordi fotografici 2

  ricordi fotografici

 

ricordi fotofrafici 1

ricordi fotografici 3

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Pietro Antonio Coppola

Pietro Antonio Coppola

Pietro Antonio Coppola

A cura di Graziella Graziano

“Il Municipio colmandolo d’onore assegnò lo stipendio di £ 2000 all’anno ed abitava l’ultimo piano del palazzo novello del medico Calvagni  a S.n Giuseppe al Transito; quantunque ebbe fortuna nei suoi spartiti che molto lavorò eppure venne senza denaro e possa dirsi povero.”

Vorrei ricordare Pietro Antonio Coppola con le parole scritte da Antonino Cristoadoro, cronista catanese, nel giorno della sua morte avvenuta  il 13 novembre 1877.Ai suoi tempi fu un gran nome, oggi nessuno lo cita. Come lui tanti altri musicisti nati o che hanno operato a Catania, oscurati dalla grandezza del “cigno” Vincenzo Bellini.

…....

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