
Don Tonino Bello
“Si batté per la pace e di lui ricordiamo diversi interventi contro il potenziamento dei poli militari di Crotone e Gioia del Colle e il suo schieramento contro l’intervento bellico nella guerra del golfo.”
A cura di Alba Maria Massimino
“Santa Maria, donna dell’ultima ora, disponici al grande viaggio. Aiutaci ad allentare gli ormeggi senza paura. Sbriga Tu stessa le pratiche del nostro passaporto. Se ci sarà il Tuo visto, non avremo più nulla da temere alla frontiera. Mettici in regola le carte, insomma, perché, giunti alle porte del paradiso, essa si spalanchi al nostro bussare”.
SUONATE LE CAMPANE
Così scriveva Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, morto il 20 Aprile 19...
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fossero! Molte erano le persone che venivano emarginate per i motivi più strani, nani, teatranti, vagabondi, mendicanti, prostitute, pazzi, omosessuali, ladri, furfanti, lebbrosi, ebrei. Il mondo medievale era molto colorito e vivace, peccato che queste persone erano costrette a vivere ai margini della società e, spesso, in contrasto con essa, estromessi da qualsiasi forma sociale, disprezzati, emarginati o perché negavano le regole vigenti o perché ne disprezzavano i principi morali: erano i reietti del medioevo...
Figlia d’arte, già da piccola conosce la vita del palcoscenico e, dopo le nozze, fonda, insieme al marito, la compagnia teatrale “Dario Fo-Franca Rame”,
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