Per non dimenticare

OLOCAUSTO, RENDERE EDOTTI I BAMBINI DEGLI ORRORI DI UNO STERMINIO?

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Per non dimenticare – Nuove Edizioni Bohémien – Gennaio 2014

A cura di Maria Pia Basso

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Difficile appare cercare di spiegare ( sia pure con parole il cui suono dovremmo sforzarci di smorzare), a bimbi di otto, nove anni ciò che si ricorda il 27 Gennaio. Giorno della memoria e dell’orrore; momento storico, emblema della negazione dell’essere umano, per mano di un suo “fratello”. Giorno di follia e odio accecante. Difficile anche per noi fare mente locale su cosa non è stato lo sterminio di un popolo, dei suoi sogni e della sua libertà. Il ribrezzo e il dolore in questa giornata vanno di pari passo e si mescolano; si confondono e danno vita ad una indignazione che non ha eguali...

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2 NOVEMBRE: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

A cura di Maria Pia Basso
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Giorno di mestizia e di preghiera quello che affronteremo il 2 Novembre. Un momento di raccoglimento e di riflessione su un tema, quello della morte, che rappresenta il rovescio della medaglia del nostro vivere e del nostro agire. Generalmente colleghiamo alla fine della vita l’oblio di un’esistenza che non è più ,e identifichiamo la morte come brulli campi e paesaggi spettrali in cui al fiorire si contrappone l’appassire, alla gioia il cupo dolore, alle risa spensierate i pianti strazianti di chi ha perso i propri cari e non si rassegna ad una mancanza tanto lacerante.
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E ai nostri bimbi parliamo dei cari scomparsi? Come si potrebbe introdurre loro un argomento difficile da trattare per i suoi risvolti e  per la paura che arrecherebbe ai piccoli cuori...
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SAN FRANCESCO D’ASSISI

A cura di M.C.T.

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“Il Santo dei poveri”, Patrono d’Italia, nacque ad Assisi nel 1182 e morì nel 1226. Venne canonizzato nel 1228 da Papa Gregorio IX.

Il padre era  un ricco mercante di stoffe e si chiamava Giovanni Francesco Bernardone.

Francesco era come un giovane benestante dei nostri giorni, colto e dedito ad una vita mondana e spensierata, sino a quando, dopo aver partecipato alla guerra contro Perugia, ammalatosi e rimasto in prigione per più di un anno, meditando le parole del Vangelo,  cambiò radicalmente stile di vita.

Nell’anno 1205 fece ritorno nella sua Città e si dedicò agli ammalati e, dopo aver visto in visione San Damiano che gli diceva di restaurare la sua chiesa, al rifacimento di costruzioni ormai in rovina che erano state meta di culto...

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L’AGIRA RITROVATA

A cura di Filippo Morina

Quartiere arabo "Rocche" di Agira

Quartiere arabo “Rocche” di Agira

Questa mattina 1 agosto, i miei, caramente, mi fanno gli auguri. E’ il mio compleanno , ma sento dentro di me che manca qualcosa del mio passato.

Graziella mi ha detto che andiamo a visitare “Le Rocche” .

Ciò mi fa molto piacere in quanto è una parte di Agira a me sconosciuta. Sono reduce da un incidente in montagna e camminare mi pesa. Ma l’idea di scoprire queste “Rocche” mi fa dimenticare tutto.

Si parte alle 18 con degli amici.

Questa volta non porto la macchina io, ma un amico.

Con la sua guida calma e tranquilla mi fa assaporare il paesaggio che di solito guardo ma non vedo.

Ad Agira incontriamo altri amici che si uniscono a noi.

Andiamo alla chiesa di San Pietro.

Del gruppo sono il primo in quanto ho una forte ...

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L’ELETTO E L’IRONIA DELLA MORTE

A cura di Biagio Finocchiaro

C’è un quartiere di origine araba nel cuore antico di Palermo il cui nome mi ha
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sempre incuriosito. La Kalsa sembra chiamarsi così proprio per alcuni uomini che vi hanno visto per la prima volta la luce. Il nome deriva dall’arabo “Khalisa” e cioè “puro” o “eletto” e gli uomini a cui mi riferisco sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Palermo non è mai stata una città banale. Lungo le sue vie si respirano i profumi della gioia più spensierata e gli olezzi della morte più cruenta. I suoi colori sono sempre stati chiari e decisi così come i suoi figli più celebri. Tutti “eletti” e tutti “puri” a modo proprio. Tutti abbracciati da un’ironia malinconica, amara e pungente. Tutti figli di una terra bellissima e disgraziata...
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