
ARTE
A cura di Francesca Bella
Sarà inaugurata il prossimo 10 ottobre alle 18.00 presso la Fondazione Brodbeck, sita in via Gramignani n. 93, a Catania la mostra “Nel silenzio della superficie” dell’artista Emanuele Giuffrida, alla presenza del Presidente della Fondazione Paolo Brodbeck, del Direttore artistico Gianluca Collica, del curatore Domenico de Chirico e dello stesso artista. La personale è organizzata dalla Fondazione Brodbeck arte contemporanea con la collaborazione della galleria Lo Magno artecontemporanea e della Fondazione Oelle che, all’interno dei propri spazi espositivi all’Hotel Sheraton di Aci Castello, ospiterà due opere e un’installazione di Giuffrida.
Emanuele Giuffrida, classe 1982, nato a Gela, oggi vive e lavora a Palermo. Studia Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Palermo e nel 2007 consegue la laurea specialistica in Pittura. Nel 2019 è tra i finalisti dell’ottava edizione del Premio Fondazione VAF, ottenendo la menzione speciale dai membri della giuria. Nel corso degli anni partecipa a numerose mostre e a diversi importanti eventi artistici, fra cui l’Art Fiera Bologna nel 2020 e nel 2023 e il progetto Triste, Solitario y Final, curato da Vittorio Sgarbi, presso il Museo di Palazzo Doebbing di Sutri, sempre nel 2023. In rappresentanza della galleria Lo Magno artecontemporanea partecipa nel 2024 ad Art Verona e a Roma Arte in Nuvola, fiera che si svolge nella capitale, mentre a febbraio 2025 prende parte alla 12^ edizione dell’ Investec Cape Town Art Fair, la più importante fiera d’arte del continente africano, a Città del Capo, in Sudafrica. Le sue opere fanno parte della collezione della Fondazione VAF in Germania e della collezione del SACS presso il Museo Riso di Palermo.
Il titolo dell’esposizione, “Nel silenzio della superficie”, ha l’obiettivo di suggerire al pubblico uno stato di costante tensione tra presenza e assenza in cui ciascuna opera si configura come «una soglia percettiva in cui l’immagine, l’oggetto, la presenza si fa enigma e la superficie si carica di un’intensità muta». A tal proposito, il curatore Domenico de Chirico afferma che «non si tratta di rappresentare un evento, ma di far emergere ciò che di quell’evento è rimasto nel tempo e nella coscienza collettiva». I lavori artistici presenti in questa personale sono realizzati principalmente ad olio e grafite e sono accompagnati da oggetti di uso comune quali lenzuola o vetri che qui diventano «segni archetipici di una realtà sempre in tensione, in bilico tra il trauma e l’intuizione».
L’arte contemporanea di Emanuele Giuffrida è caratterizzata da una connessione frequente con il fenomeno percettivo della pareidolia, che consiste nel riconoscimento di forme familiari in elementi casuali e che qui diventa un essenziale dispositivo poetico della sua ricerca artistica. Le sue opere richiedono al pubblico spettatore quanto di più prezioso possa esserci nel contesto dell’attuale società sempre più frenetica, ovvero il tempo e la giusta attenzione per osservare e avvicinarsi al senso più profondo ed esistenziale del messaggio artistico.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 15 novembre il giovedì e il venerdì dalle 17.30 alle 19.30.
Fonti bibliografiche e sitografiche:
– Comunicato stampa mostra “Nel silenzio della superficie” di Emanuele Giuffrida
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