ACIREALE, AL VIA IL FESTIVAL DEL TEATRO SCOLASTICO “CHI È DI SCENA”

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RECENSIONI ED EVENTI/TEATRO

A cura di Antonino Leotta

Ha preso il via la presentazione degli spettacoli della 6^ edizione di “Chi è di scena”, il Festival del Teatro Scolastico organizzato dalla Pubblica Istruzione del Comune di Acireale. L’inizio apre all’insegna del Teatro siciliano.
Nel nostro territorio diverse Compagnie e Gruppi teatrali propongono opere di autori siciliani con i loro testi che tramandano uno stile e un tipico modo di vivere. E’ una tradizione che non nasconde l’orgoglio di un’appartenenza. Per capire questa scelta basta scorrere le tipiche rappresentazioni goldoniane nella tradizione italiana o il teatro di Eduardo De Filippo o quello di Dario Fo o di Gigi Proietti o, anche, gli scritti di Andrea Camilleri trasferiti sulla scena o sullo schermo.

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Il Primo Istituto Comprensivo acese ha coinvolto i più piccoli in una esperienza piuttosto impegnativa con un sorprendente risultato. Parole come “llìccasapùni”, “sàia”, “trùscia”, “tùppu”, “bùmmulu”, “craùinchiu” … si susseguono e s’incrociano nel variopinto racconto costellato di un linguaggio popolare ricco di aspetti di vita di quartiere.
Il 31 maggio 2011 la Regione Sicilia ha disposto, con la Legge n° 9, la “Promozione, valorizzazione e insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”.
In effetti, noi siciliani non abbiamo mai smesso di ritenere una autentica “lingua” il nostro modo tradizionale di parlare. E, a questo punto, faccio ricorso al grande Luigi Pirandello che iniziò con lo scrivere diverse opere in lingua siciliana. Perché riteneva che ogni personaggio era veramente vivo, totalmente se stesso, quando si esprimeva con il proprio linguaggio particolare. Quando si muoveva e operava nel proprio ambiente. Tutta la sua forza espressiva si fondava sulla realtà storica che lo aveva accolto.
Espressionismo e realismo trovano, infatti, nella lingua originaria uno strumento insostituibile. Teniamo presente, ad esempio, che la commedia pirandelliana “Liolà” nacque e venne rappresentata in lingua siciliana. Il suo successivo adattamento in lingua italiana ha perduto tutta la sua forza espressiva. Avvenne anche che il regime fascista iniziò a bandire i dialetti locali e, in Sicilia, questo ripudio, in qualche modo, esiste ancora. Si pensi che nei Collegi e anche in alcune Scuole entrò, nel processo educativo, l’uso dell’accipe che era un simbolo che gli alunni dovevano passare a chi parlava in dialetto. E chi lo riceveva, non poteva parlare fino a quando non si autoliberava consegnando il simbolo a un altro trasgressore.
Oggi l’uso della lingua siciliana, spesso, viene considerato “volgare”. Anche perché si sconosce l’ampio contenuto di una parola dialettale che, in più casi, è il risultato dell’insieme di undici civiltà che hanno occupato la nostra isola.
Ci hanno meravigliato oggi i nostri piccoli attori. Mostrando una inusuale proprietà della lingua siciliana. E lasciando che questo pregio si accompagnasse a una forte capacità espressiva nelle movenze e nei gesti, nelle pose e nella mimica facciale. Certamente la loro spontaneità e la loro semplicità ci ha coinvolti.
Hanno scelto un testo assai noto di Nino Martoglio che era contemporaneo di Pirandello. Entrambi hanno conosciuto il Verga. Ma, anche se con concezioni diverse e punti di vista diversi –assieme ad altri scrittori e poeti siciliani- hanno lasciato un patrimonio culturale di alto valore sulle nostre tradizioni e sulla nostra storia.
Questi i nomi dei piccoli personaggi-interpreti:
I CIVITOTI IN PRETURA:
Usciere Greco Mario
Pubblico Ministero Strazzeri Carola
Avvocato Neri Marta
Giovanni Masillara Condorelli Davide
Cancelliere Fichera Angelo
Pretore D’ Urso Luisa
Cicca Stonchiti Grillo Giorgia
Violante Scavo Virginia
Messer Rapa Ardizzone Angelo
LAPARDERA : Ardita Giusy, Rotazione Sofia, Pagano Elena , Fichera Federica,
A FORFICIA: Maugeri Irene, Fichera Rosario, Frascona Sofia
A SUNNAMBULA: Rizzio Martina, Gieri Carlotta, Pennisi Elena, Noto Sveva, Scuto Nicole
PRESENTATORE: Spoto Orazio
DOCENTE ESPERTO: Grasso Rosa
TUTOR: Greco Maria Luisa