Benessere: DAGGER HAKEA ossia HAKEA TERETIFOLIA

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Salute & Benessere

A cura di Federica Zanca

DAGGER HAKEA ossia HAKEA TERETIFOLIA

Pianta dai fiori di un colore che va dal bianco al crema; fiorisce in primavera tarda e ha uno dei profumi più buoni dei fiori australiani, aroma che può essere paragonato ad una miscela tra il miele e la cannella. Il frutto rimane sull’albero per molto tempo e ha una forma particolarmente appuntita che ricorda un pugnale. Coincidenza e non casuale, vuole che il rimedio sia specifico per quelle persone un po’ pungenti che, talvolta, utilizzano anche parole taglienti. Adatto anche a coloro che riservano vecchi rancori verso amori passati, verso famigliari o cari amici.

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Il fiore Dagger Hakea spinge, innanzitutto delicatamente, il soggetto ad esprimere i suoi sentimenti apertamente e a saper perdonare. Favorisce l’elaborazione e la conseguente risoluzione di particolari situazioni cariche di astio e risentimento in cui sono coinvolti importanti rapporti interpersonali. Le persone alle quali viene suggerito questo rimedio hanno personalità molto intense e forti, ma con la tendenza a trattenere e a sbarrare tutta questa energia. Sono persone all’apparenza molto dolci, ma dietro questa facciata hanno, in realtà, una considerevole quantità di collera repressa.

Sul piano fisiologico il fiore è un’essenza detossificante, poiché agisce drenando e stimolando il fegato.

 Ottimo rimedio da utilizzare anche, quando una relazione amorosa o amicale importante finisce o quando si insinuano frequentemente all’interno della famiglia litigi e scontri di una certa rilevanza. Infatti, quando un rapporto volge all’epilogo, prima che la persona possa dimenticare il partner, dovrà lavorare sui propri sentimenti, specialmente se è stato l’altro ad interrompere la storia. In questo caso, risentimento e rancore possono farsi strada nell’animo della persona soprattutto se ritiene di essere stata trattata ingiustamente.

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Chi vuole trovare beneficio dalla risoluzione di dissapori è invitato a seguire il “Processo del Perdono” seguente; grazie ad esso si possono ottenere grandi risultati a condizione che il fiore sopra citato venga preso per più di una settimana prima di sottoporsi a tale percorso e anche qualche giorno dopo.

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IL PROCESSO DEL PERDONO

Occorre trovare un posto calmo e tranquillo, non disturbato da influenze o rumori esterni di vario tipo. Si può effettuare in un’unica seduta o in più momenti; se lo si fa in un’unica seduta occorre prevedere molte ore, quindi sempre meglio farlo a trance.

Dopo esserti seduto, assumi una posizione comoda e con gli occhi chiusi fai qualche respiro profondo; abbandonati ad uno stato di rilassamento e riflessione. Ora chiedi all’Universo di poter avere un’immagine o una visione delle persone che suscitano in te risentimento.

Apparirà una persona alla volta, sempre prima quella verso la quale nutri più rabbia e con la quale hai più questioni da risolvere; poi appariranno le altre, se ovviamente è più di una la persona verso cui provi collera. Appena vedi la persona che hai richiesto stabilisci subito un contatto e parlale dicendo: “Ho del risentimento verso di Te per…” E dichiara ogni cosa, elencandola, per la quale provi appunto rancore, verso di lei.

Dopo aver detto ogni cosa chiamando la persona per nome, dille: “Ora lascio il risentimento che provavo verso di te. Ti voglio bene e ti perdono”. Con le mani mima una forbice e taglia il cordone che avevi visualizzato ti tenesse legato a questa persona.

Ripeti più volte questo processo e prova a cancellare questo risentimento sempre di più. Ora sei pronto ad affrontare un’eventuale seconda persona.

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