Itinerari dello Spirito/Libera Teologia
A cura di Maria Cristina Torrisi
Ultimamente, il mio percorso di ricerca mi ha portato a fare una positiva esperienza nella Comunità parrocchiale S. Maria della Consolazione di Aci Catena. Dove, attraverso incontri settimanali tenuti dal teologo Alfio Pennisi, partendo dalla riflessione del Vangelo della domenica, si approfondisce il senso delle Parola.
La personale esperienza, infatti, mi ha portato non soltanto a conoscere meglio il messaggio evangelico ma, soprattutto, a cambiare totalmente il modo di analizzarlo...
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«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via. […] Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
“Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce”.
Gesù è risorto, il Maestro è uscito dal sepolcro, alcune donne sono state testimoni di questo evento così grandioso. Ma i due discepoli di Emmaus sono rimasti fermi al venerdì santo. Di uno sappiamo il nome, Cleopa, l’altro invece non ha nome: ognuno di noi potrà mettere il suo. Entrambi stanno per tornare a casa, ai loro affari, hanno pensato che il Nazareno fosse il Messia, colui che avrebbe regnato per mille anni su Israele sbaragliando i suoi nemici. Invece è morto, nel peggiore dei modi.
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