Recensioni ed Eventi

Ugo Foscolo consacra la penna scrivendo le 67 lettere di Jacopo Ortis

Internet_20191123_144402_3.jpeg

RECENSIONI
A cura di Sara D’Angelo

La letteratura italiana annovera molti romanzi epistolari consegnati al mondo da autori di stesure immortali. Ugo Foscolo, uno dei principali scrittori del neoclassicismo e del preromanticismo, consacra la penna scrivendo le 67 lettere di Jacopo Ortis, facendone un capolavoro mai imprigionato dalla polvere del tempo.

Internet_20191123_144402_3.jpeg
Il romanzo, prima opera epistolare della letteratura italiana, venne pubblicato per la prima volta a Milano nel 1802. Successivamente fu edito a Zurigo nel 1816 e a Londra nel 1817.
Chiaramente ispirato al Werther di Goethe, l’Ortis di Foscolo ha però una sua unicità che lo distingue dall’opera tedesca. La vicenda amorosa non è l’unico nutrimento del romanzo, il protagonista si muove dentro
un appassionato confronto con l’ideale po...

Leggi tutto

Ad Acicatena, omaggio a Francesco Guglielmino

received_530543881062291

Recensioni ed Eventi

A cura di Giusy Pagano
Lo storico Palazzo dei Principi Riggio di Acicatena, dove all’interno si trova la biblioteca comunale inaugurata lo scorso 3 ottobre, intitolata a Francesco Guglielmino, illustre uomo di cultura (1872-1956), è stato protagonista, per la seconda volta, di un evento che si è svolto lo scorso 16 novembre dal titolo: “Omaggio a Francesco Guglielmino”.

received_437935493531704

Si è trattato di un’interessante conferenza, un contributo “amarcord” da parte di coloro che hanno contribuito alla conoscenza e alla valorizzazione della figura e delle opere di Francesco Guglielmino. Intervenuti: la prof. ssa Irene Patane’, dir. scolastico dell’I.C. “Francesco Guglielmino”; il dott. Nino Quattrocchi, ex Sindaco di Acicatena; il dott...

Leggi tutto

William Shakespeare in Sicilia

IMG-20191117-WA0009

Recensioni ed Eventi

A cura di Tiziana Lucia Longo

Foto collage di Schillaci Salvatore

Un avvenimento di eccezionale importanza che tuttavia è sfuggito ai più. Potremmo quasi definirlo un “miracolo” poiché, attraverso un varco spazio-temporale, William Shakespeare è apparso in Sicilia e precisamente a San Giovanni Galermo, nel salone teatrale dell’ I. C. “P. S. Di Guardo-Quasimodo”.

IMG-20191117-WA0009

Questa affermazione può sembrare un’iperbole e sicuramente lo è, ma ha insito un fondo di verità. Un fondo di verità è in fin dei conti l’essenza stessa della verità, scevra di fronzoli ed orpelli.
Domenica 3 novembre 2019 alcuni privilegiati hanno avuto il piacere e, lasciatemelo dire, l’onore di assistere alla rappresentazione teatrale “Romeu e Giulietta”...

Leggi tutto

Catania, a Villa Manganelli “Perché ti amo. Ragione o follia?”

received_479797505968308

Recensioni ed Eventi

A cura di Rosalda Schillaci
Foto di Antonio Giuffrida

La meravigliosa cornice della sala conferenze di Villa Manganelli – opera dell’architetto Ernesto Basile e uno dei set del celebre film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti – lo scorso 7 novembre ha ospitato la conferenza organizzata dai “Cavalieri Pythias, Dominio d’Italia” dal titolo: “Perché ti amo.

received_1114844498718717

Ragione o follia?” tenuta dal magnifico Relatore l’ Avv. Prof. Matteo Licari, docente universitario di Sociologia dei gruppi.

received_1184649665067652
Dopo una breve suggestiva introduzione – con il giuramento dei Cavalieri Pythias all’inpiedi – pronunciato dal dott. Iosto Palumbo, ha preso la parola il presidente dott. Angelo Gentile per presentare il dott...

Leggi tutto

RECENSIONI: Storia di una capinera

IMG-20191106-WA0001

Recensioni ed Eventi
A cura di Sara D’Angelo

Storia di una capinera è il romanzo di Giovanni Verga che in poco più di cento pagine racconta, in forma epistolare, la travagliata storia di Maria, promessa sposa di Cristo, rinchiusa in un convento di Catania.

IMG-20191106-WA0001

La prima pubblicazione ufficiale del romanzo è del 1871. Come lo stesso Verga ammette, il romanzo è “quasi” la sua autobiografia. Quando nel 1854 la famiglia Verga dovette allontanarsi da Catania per sfuggire al pericolo del contagio dell’epidemia di colera, egli appena quindicenne, s’innamorò di Rosalia, un’ educanda del monastero di San Sebastiano in quel di Vizzini.
“Aveva visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia...

Leggi tutto