Cefalù, conclusa la mostra “HERITAGE – Forme e Colori dal sito UNESCO”

IMG-20250921-WA0003

ARTE

A cura di Francesca Bella

IMG-20250921-WA0001

Si è conclusa lo scorso 17 agosto 2025 all’Ottagono di Santa Caterina di Cefalù, sito in Piazza Duomo, nel cuore del centro storico, la mostra collettiva “HERITAGE – Forme e Colori dal sito UNESCO”, curata dalla Dottoressa Rosalba Gallà. L’esposizione, inaugurata il 31 luglio, è nata con l’intento di festeggiare il decimo anniversario del riconoscimento del sito “Palermo arabo – normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” come patrimonio dell’UNESCO.

Questi i nomi degli artisti e delle artiste in mostra: Ignazio Camilleri, Sebastiano Catania, Cosimo Cimino, Lucia Cimino, Saro Curcio, Francesco D’Anna, Toni D’Antoni, Giuseppe Forte, Anna Nelida Forti, Sergio Marino, Ignazio Marsiglia, Patrizia Milazzo, Benedetto Morello, Luigi Occhipinti, Benedetto Poma, Silvana Schittino, Pasquale Culotta e Bartolo Martino.

Secondo quanto riportato nel testo di sala Voci diverse per un racconto unitario della curatrice Rosalba Gallà, obiettivo della mostra è stato quello di configurarsi come «un omaggio al dialogo tra le culture che hanno plasmato la Sicilia medievale, testimoniato dai monumenti che punteggiano il percorso UNESCO»1.

IMG-20250921-WA0003

Inoltre, continua Gallà, attraverso le opere degli artisti la mostra invita a riscoprire la ricchezza di un’eredità che diventa monito per il mondo contemporaneo. Essa intende coinvolgere, infatti, non solo gli appassionati d’arte, ma tutta la cittadinanza e i visitatori, offrendo uno spazio di riflessione condivisa sul significato attuale del patrimonio culturale, in particolare in un’epoca in cui il dialogo tra le differenze è più che mai necessario. Cefalù, con la sua storia millenaria e il suo spirito accogliente, si fa così portavoce di un messaggio universale: la bellezza nasce dall’incontro, dalla contaminazione e dalla capacità di guardare oltre i confini, in coerenza con lo spirito dell’Unesco che ha la finalità di contribuire alla pace attraverso la cooperazione internazionale nei settori dell’educazione, della scienza e della cultura.2

IMG-20250921-WA0004

L’eterogeneità in termini stilistici e tecnici ha, quindi, caratterizzato questa collettiva, che ha accolto opere molto diverse fra loro create da artisti unici per sguardo e manualità. Le bellezza storiche e architettoniche facenti parte del patrimonio UNESCO dal 3 luglio 2015 sono state qui ben rappresentate attraverso punti di vista e sensibilità differenti.

Fra i lavori più originali e interessanti in esposizione, Tracce Ruggeriane di Silvana Schittino, realizzato con pastelli su tavola in legno con applicazioni in metallo e terracotta colorata, in cui

ogni elemento inserito o raffigurato […] ha un preciso riferimento a Re Ruggero II. Tessere dorate e colorate che ricordano i mosaici, vecchi tappi di bottiglia che ci riportano ad una significativa riforma monetaria, grazie alla quale vennero coniate monete come il Ducale argenteo e il Tarì aureo, ed infine alcune delle pitture del soffitto ligneo della Cattedrale di Cefalù, eseguite da maestranze provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, in particolare il cigno/Ibis che lotta col serpente, cavalieri e suonatori.

IMG-20250921-WA0002

La collettiva, a ingresso libero e organizzata dal Comune di Cefalù insieme con la Diocesi di Cefalù e con la Fondazione Culturale Mandralisca, ha riscosso molto successo. Sono stati, infatti, circa 15.000 i visitatori che hanno ammirato le varie opere presenti.

Note:
1 Gallà Rosalba, Testo di sala Voci diverse per un racconto unitario della mostra “HERITAGE – Forme e Colori dal sito UNESCO”
2 Ibidem.

Fonti bibliografiche e sitografiche:
– Gallà Rosalba, Testo di sala Voci diverse per un racconto unitario della mostra “HERITAGE – Forme e Colori dal sito UNESCO”.
– Più di 15.000 visitatori sanciscono il Grande successo e apprezzamento per la mostra Mostra Heritage, 10 anni dal Patrimonio Unesco – Cefalù
– Luce d’arte e memoria: Cefalù inaugura la mostra “HERITAGE – Forme e Colori dal sito Unesco” – Il Cefalino