LE ODI

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LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

 

E S’ADDORME

E s’addorme anche la stanchezza. Con anima neutra s’affronta questa giornata di vacanza. Restano sospesi i dolori da lenire come le prime gemme spuntate sulla pianta e le sospinte carte sulla strada ad andare dove il vento vuole. Solo rare farfalle vanno decise al fiore. Oggi non c’e’ alcun pugnale da evitare ne’ da eccitare alcun furore. Siamo passeggeri per mano presi da un presente che lento scorre e, piano piano, si fa gia’ ieri.

 

E DI TRAVERSO

E di traverso lascio il segnapagine sopra il libro letto. Dicono tutto debba stare dritto, a posto, perche’ non avvenga fatale incanto che faccia eco a destino avverso. Cosa, allora, ando’ storto nel piagato grembo di mia madre da cui uscii smarrito?.

 

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RICORDI

E sono rimasto solo io a custodire i ricordi, a costruire una cinta muraria fin dove si andava nei pomeriggi di sole a far preghiera ai morti. Allora erano pochi, ora sono tanti contando i vivi caduti dal cuore. E non ci sara’ un nuovo inizio, resta solo il silenzio di chi e’ avanti negli anni. Troppo alto il dazio per far roteare in senso inverso il disumano universo.