A cura di R.B.

Il 19 e 20 Dicembre, alle 21, si terrà al Centro Culture Contemporanee “Zo” di Catania “La pelle di Elisa” di Carole Frechette.
C’è un senso di estraneità che ci sorprende ogni qual volta il nostro corpo subisce una mutazione: ci pare sempre che ciò che muta, ciò che si postula come effetto indesiderato di un’azione volontaria o involontaria (nascita di un foruncolo, eruttazione cutanea, ferita occasionale) sia un oggetto estraneo al nostro corpo così come lo abbiamo imparato a conoscere e a considerare, cosicché quella pustola ci sembra un’intrusione nata a turbare un senso lineare di sviluppo e vita...



















Ci avviciniamo alla fine di un altro anno. I bilanci e i resoconti ci attanagliano come mai in altri periodi, solo perché, così come accade in ogni nostro compleanno, ci sentiamo in dovere di fare il punto della situazione di tutto quello che ci ha resi partecipi nel corso di questi dodici mesi. Nel bene e nel male, nella serenità e nell’agitazione di giorni vissuti con trepidazione; in attesa di notizie che tardano ad arrivare o che non sono mai giunte al destinatario. In procinto di cambiare radicalmente la nostra vita, di averlo fatto o, semplicemente, di smussare gli angoli di una situazione un po’ logora per tentare di recuperarla...
Dopo il ritrovamento, nell’archivio Bohémien, del libretto edito a Milano nel 1908 dall’Industria Grafica Italiana STUCCHI, CERETTI & C. dal titolo “Per l’inaugurazione d’una lapide a Vincenzo Bellini sulla facciata della villa Gallone in Moltrasio”, oggi, per rendere note ulteriori notizie riguardanti il “cigno catanese” si propone il contenuto di un libretto. Edito a Palermo dalla Tipografia <<Lo Statuto>> nel 893, questo libretto di F.Palazzolo – Drago ha per titolo “Una lettera di Vincenzo Bellini”.
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