
Pietro Antonio Coppola
A cura di Graziella Graziano
“Il Municipio colmandolo d’onore assegnò lo stipendio di £ 2000 all’anno ed abitava l’ultimo piano del palazzo novello del medico Calvagni a S.n Giuseppe al Transito; quantunque ebbe fortuna nei suoi spartiti che molto lavorò eppure venne senza denaro e possa dirsi povero.”
Vorrei ricordare Pietro Antonio Coppola con le parole scritte da Antonino Cristoadoro, cronista catanese, nel giorno della sua morte avvenuta il 13 novembre 1877.Ai suoi tempi fu un gran nome, oggi nessuno lo cita. Come lui tanti altri musicisti nati o che hanno operato a Catania, oscurati dalla grandezza del “cigno” Vincenzo Bellini.
…....
Leggi tutto

















A cura di Graziella Graziano
Per capire l’importanza concreta della realtà italiana degli anni Trenta, occorre esaminare l’affermazione sironiana, secondo cui gli artisti del tempo, solo in quanto impegnati nel “governo spirituale” del proprio tempo, possono e sanno esprimere uno “stile di vita”. Non è necessario prefigurarsi una dimensione astratta di vita, presa in prestito, se si vuole dimostrare la concretezza di vita di un popolo antico, come il nostro, legato a quella continuità che ci fa partecipi – nel nostro tempo – dei valori della tradizione...
Vorrei iniziare ricordando attraverso le parole di Antonino Cristoadoro, cronista catanese dell’800, le manifestazioni verificatesi a Catania nel 1882 a marzo in occasione del passaggio di Giuseppe Garibaldi ed a Giugno all’annuncio della sua morte.
A cura di Maria Cristina Torrisi
Social Profiles