Quando la formazione personale è l’investimento principale per il futuro della società

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Attualità

A cura di Maria Cristina Torrisi

 

La formazione sta assumendo un carattere sempre più importante in un contesto come quello attuale, nel quale sono richieste dal mercato del lavoro competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche.

Vi è una realtà territoriale che opera nella promozione della cultura e, principalmente, nella formazione, con aggiornamento ed orientamento professionale al lavoro. Si tratta dell’Associazione Alpha Cultura & Formazione nata il 5 Gennaio del 2018.

 

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Essa si propone di promuovere qualsiasi attività di apprendimento, anche attraverso forme di collaborazione, d’intesa e/o forme di partenariato con enti pubblici-privati, istituti, Università, associazioni, fondazioni, aziende private. Intende promuovere, tenere corsi di formazione, attività di ricerca, seminari, incontri e attività di studio.

L’ offerta formativa si rivolge a tutti i soggetti che vogliono acquisire competenze professionalizzanti, studenti di ogni genere e grado, professionisti che vogliono aggiornarsi o soggetti all’ obbligo della formazione continua.

Attraverso l’erogazione di seminari accreditati e conseguente rilascio di crediti deontologici, si comprova di aver svolto gli aggiornamenti e gli approfondimenti necessari che ogni professionista, iscritto ad un Albo o Ordine, deve sostenere per certificare le proprie conoscenze e le proprie competenze, al fine di potere esercitare la propria professione.

La formazione continua per le professioni intellettuali, indispensabile perché su di essa si poggia la possibilità di crescere professionalmente aumentando le proprie competenze nel costante sviluppo del processo di apprendimento che connette in modo stretto la teoria e la pratica dell’esercizio professionale. L’esercizio di una professione intellettuale richiede di ancorare il sapere sul rigore scientifico e sull’approfondimento teorico, perché solo in questo modo si può alimentare una riflessione che porta il singolo professionista, il gruppo di lavoro in cui opera, tutta la comunità professionale, a affermare in modo sempre più consapevole la propria identità. Cio’ rinforza il proprio ruolo e la propria funzione per evitare di confondersi con il ruolo e le funzioni esercitate da altri operatori sociali.

Il processo di costante apprendimento, affiancato all’operatività quotidiana inoltre fa nascere e favorisce la creatività e l’innovazione.

 

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Aumentando “gli attrezzi del mestiere”, il bagaglio culturale e intellettuale, si può favorire la nascita del “nuovo” che si fonda appunto sul sapere solido, certo e rigoroso.

In merito, la redazione di Nuove Edizioni Bohémien ha voluto incontrare la Presidente dell’Associazione, dott.ssa Antonietta Invernizio,  per addentrarsi meglio in questa realtà.

 

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Presidente, intanto vorrei chiederle quanto è importante oggi la formazione nella nostra società, una società difficile da gestire.

 

R. La formazione sta assumendo un carattere sempre più importante in un contesto come quello attuale, nel quale sono richieste dal mercato del lavoro competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche. Viviamo in una società in cui siamo costantemente sottoposti a nuovi stimoli e incentivati ad apprendere nuove nozioni. Proprio per questo, non è assolutamente da sottovalutare l’importanza della formazione. Ogni singola persona, può essere considerata una vera e propria macchina di produzione: per ottenere il prodotto finale è importante che tutti i pezzi siano al posto giusto al momento giusto. Il sapere è la componente imprescindibile per il corretto funzionamento di questo delicato sistema, perciò è importante che si sentano costantemente valorizzati e partecipi nella realtà che li circonda. Per coloro che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro, la formazione permette di acquisire le giuste conoscenze richieste dalle imprese, significa arricchirsi di competenze professionali e capacità che possono essere la carta vincente per valorizzare la loro candidatura e “offerta” al mercato del lavoro. Possiamo considerare, dunque, la formazione personale come l’investimento principale per il futuro della società.

 

Avete svolto diverse attività. Qual è il bilancio che tracciamo?

 

R. L’offerta formativa è stata veramente vasta. Abbiamo cercato di offrire più servizi possibili, di trasferire concetti, metodologie, strumenti e chiavi di lettura del saper-fare. Abbiamo stimolato cambiamenti nella struttura dell’esperienza formativa classica per ottenere dalle persone comportamenti in sintonia con i propri valori e con il sistema di cui fanno parte, quali quello aziendale, sociale, o di qualsiasi realtà professionale o in divenire. Per me, questo è già un bilancio positivo: offrire eccellenza formativa e raccogliere risultati sempre positivi nei customer satisfaction. Nel significato ristretto della domanda posta è stato tracciato un bilancio annuale positivo, garantendo anche investimenti di spessore culturale per la nuova programmazione.

 

Quale le attività più impegnative e quali quelle che vi hanno dato più soddisfazioni?

 

R. Sicuramente l’organizzazione di Corsi di aggiornamento per Assistenti Sociali, Professionisti soggetti all’obbligo di formazione continua. Tra i servizi, infatti, è prevista l’erogazione di seminari accreditati e conseguente rilascio crediti professionali e deontologici. La partecipazione serve a comprovare di aver svolto gli aggiornamenti e gli approfondimenti necessari che ogni Professionista, iscritto ad un Albo o Ordine, deve sostenere per certificare le proprie conoscenze e le proprie competenze al fine di potere esercitare la propria professione. La formazione continua per le professioni intellettuali è un fatto naturale, indispensabile perché su di essa si poggia la possibilità di crescere professionalmente aumentando le proprie competenze nel costante sviluppo del processo di apprendimento che connette in modo stretto la teoria e la pratica dell’esercizio professionale. L’esercizio di una professione intellettuale richiede di ancorare il sapere sul rigore scientifico e nell’approfondimento teorico perché, solo in questo modo, si può alimentare una riflessione che porta il singolo professionista, il gruppo di lavoro in cui opera, tutta la comunità professionale a affermare in modo sempre più consapevole la propria identità professionale. Rinforza il proprio ruolo e la propria funzione per evitare di confondersi con il ruolo e le funzioni esercitate da altri operatori. Il processo di costante apprendimento, affiancato all’operatività quotidiana inoltre fa nascere e favorisce la creatività e l’innovazione. Aumentando “gli attrezzi del mestiere” il bagaglio culturale e intellettuale, si può favorire la nascita del “nuovo” che si fonda appunto sul sapere solido, certo e rigoroso.

 

In quali progetti pensate di scommetere maggiormente?

 

R. In programmazione vi sono vari progetti. Uno di questi, forse il più articolato dal punto di vista strutturale, è sicuramente il progetto “Impara con noi”. Un progetto, che coinvolgerà molte scuole della Sicilia, con durata annuale e che sicuramente sarà di aiuto anche per le famiglie. Non posso anticipare altro.

 

A chi volete rivolgere maggiormente il processo educativo?

 

R. Pensiamo sempre in grande, cerchiamo di ampliare sempre di più l’accessibilità ai nostri corsi.
Destinatari della nostra offerta formativa sono, infatti, tutti i soggetti che vogliono acquisire competenze professionalizzanti, studenti di ogni genere e grado, professionisti che vogliono aggiornarsi, professionisti soggetti all’ obbligo della formazione continua.

 

Come intendete muovervi sul terittorio e quali sono le dinamiche per farlo?

 

R. L’uso del “far rete” ha cominciato a diffondersi anche nel vasto universo della formazione, per indicare una strategia di lavoro comune tra organizzazioni diverse, volta a “unire le forze” per conseguire obiettivi ancora più vincenti. A mio parere e’ piacevole l’esigenza e la volontà di avviare rapporti di collaborazione con altri soggetti contribuendo a diffondere il concetto di “fare rete” in tutti gli ambiti di intervento incluso il volontariato. L’Associazione, infatti, attua forme di collaborazione, d’intesa e/o forme di partenariato con enti pubblici-privati, istituti, università, associazioni, fondazioni, aziende private. La capacità di dar vita ad un partenariato progettuale , la promozione progetti territoriali, il coinvolgimento di nuove partnership rappresenta un’abilità indispensabile per la nostra realtà e , sicuramente, l’impatto sulla coesione e sullo sviluppo sociale complessivo del territorio servito sarà più che positivo.

 

Infine, cosa si auspica per l’anno 2019 / 2020?

 

R. Questa domanda rappresenta l’opportunità per fare una riflessione sulla nostra missione, sul senso del nostro operare, sulla necessità di “esserci”. E’ un momento importante perchè ci “obbliga” a fermarci, a ripercorrere quanto realizzato e a chiederci se stiamo andando nella giusta direzione, se stiamo operando bene, se possiamo fare meglio e di più. I risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti ma un punto fermo è e sarà sicuramente quello dell’attenzione che dedichiamo al perfezionamento e miglioramento continuo dello standard di qualità che offriamo. L’Associazione si propone di continuare ad operare nel rispetto dei principi statutari e in risposta ai bisogni rilevati ed emergenti, garantire continuità nel fare cultura e informazione.