LE ODI

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LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

 

DI NOSTRE VITE

E strisciamo lungo il rebus della morte, questo abuso idiota che ci viene fatto. Abbiamo sudato e pianto. D’allegria quel poco per farci radicare nel mondo. Come granchi restiamo attaccati allo scoglio nonostante le onde giganti. Allo stato larvale sperimentiamo un passaparola di intenti. Eppure, non per forza le vite devono essere straordinarie: basterebbe passeggiare sui prati, pareggiare i conti sospesi. E giriamo attorno a stelle stanche.

 

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ANDARSENE

Che andarsene e’ cosa leggera, il saltello della virgola all’altra parte della lama. A chi resta, la pesantezza del punto tra una trama e l’altra, il si ricomincia mesto e uguale fino alla virgola, libera farfalla.

 

RELATIVO ASSOLUTO

E ad uno stato di grazia, sgranato il rosario, il rovescio della medaglia subito segue, pure il cattivo pensiero, l’espatrio nel relativo che espugna il mio campo sminato dove ricominciare di malavoglia e da estraneo, quasi pregustando il colpo alla nuca come si fa col coniglio.

 

SEGRETI AMORI

Ognuno ha una visione singolare delle cose. Case, dilemmi, amori. Gli smarrimenti brevi, le lunghe attese, le riprese lungo i binari giusti e poi i furori dei dirottamenti. E la vita duole, stilla sangue, come nelle dita punte dalle rose.